Baby influencer sfruttate da genitori e pedofili: l'inchiesta del NYT e la tutela dei minori
Ecco un riassunto delle principali idee e dei punti chiave del testo:
* L'inchiesta del New York Times ha scoperto che alcuni adulti stanno sfruttando bambine minori, alcune delle quali inconsapevoli, grazie al loro desiderio di notorietà e denaro.
* I bambini sono spesso ripresi in situazioni sessuali esplicite e le loro immagini sono vendute a siti e gruppi Telegram.
* Questo fenomeno è solo l'ultima parte di un problema più vasto e diffuso, ovvero lo sfruttamento dei minori sui social media.
* Molti genitori stabiliscono conti sui loro figli minori sui social media, mostrando le loro foto e video quotidiani, come se fossero adulti, e ciò può avere conseguenze pericolose per la loro salute mentale e fisica.
* Le inchieste del Times dimostrano come i genitori formino legami con adulti sospetti di pedofilia, che loro non sospettano, e che vendono le foto e i video delle loro figlie a quest'ultimi.
* È importante chiedersi cosa pensiamo quando guardiamo a dei minori sfruttati sui social media, e dove collochiamo le bambine che sponsorizzano prodotti o fanno “outfit checks” quotidiani.
* L'uso sano dei social media è quello che non sfrutta i minori, ma piuttosto li protegga e li aiuti a crescere in modo sano e dignitoso.
* È necessaria una legge che tuteli i diritti dei minori e limiti lo sfruttamento, e suggerito che un sistema di politique più stringenti per la tutela dei minori sui social media.
* È fondamentale chiedersi cosa è meglio per i minori: un futuro costruito sullo sfruttamento e sulla visibilità o uno che preservi la loro crescita personale senza dover rispondere a logiche di performance o di approvazione digitale.
* Il limite nell'uso dei social media dei minori deve essere garantito, ma non è chiaro chi deve garantirlo.