Bagnoli, 189 evacuati dopo il terremoto: “Non vogliamo contare i morti”
Mentre cresce il numero dei cittadini evacuati, un corteo spontaneo di cittadine e cittadini bagnolesi ha attraversato le vie del quartiere, chiedendo maggiore velocità, impegno e chiarezza da parte delle istituzioni sui piani di fuga, sulle perizie degli edifici colpiti dal sisma e sul destino delle famiglie evacuate.
“Non vogliamo contare i morti, non vogliamo contare i morti”, gridano i manifestanti. “Diteci la verità, voi non potete rimanere a Bagnoli, vi chiamo i pullman e vi allontaniamo da Bagnoli. C'è il bradisismo, c'è la natura”…
“Il problema è che stiamo vivendo nel terrore. Io non sto dormendo con la paura, ho dovuto scappare con mia nipote all'1 di mattina con la paura. Non viviamo bene, viviamo nel terrore”.
“Il problema è che non ci sembra che abbiano fatto la prevenzione che adesso vorrebbero scaricare su di noi. Noi siamo dentro la municipalità, ci sono cittadini che hanno dato una serie di input di cose che non funzionano bene o che vanno riviste. Per esempio, se vengo sgombrato e ho una persona allettata, faccio fatica a pensare di venire in municipalità a fare il censimento, ho bisogno di un supporto individuale presso l'abitazione, presso il palazzo dove sono”.
“Il bisogno di più personale è assoluto. Certamente anche dell'aiuto della Protezione Civile. Alcune persone stanno venendo qui nella municipalità e noi le stiamo accogliendo e stiamo dando loro una collocazione. Abbiamo attivato anche Marechiaro proprio per le persone con disabilità o con persone anziane che però non hanno bisogno di lasciare la casa per una questione strutturale, ma solo per una questione di paura, perché hanno paura della scossa”.
“Il numero di sfollati al momento è 184 persone, di cui 19 sono qui, altre arriveranno a Mare chiaro. Ma io non ho contei 189 persone, cioè non ho ancora censite tutte le famiglie, non sono venute qui a fare il censimento. È chiaro che dobbiamo trovare un modo per…”
