Baldino (M5s): “Santanché si dimetta. Disonore per le istituzioni, conflitto di interesse vivente”
Da parte di Baldino M5S: “Santanchè si dimetta. Disonore per le istituzioni, conflitto di interesse vivente”. Grazie, signor presidente, signora ministra, colleghi e colleghe, noi siamo qui oggi a chiedere, a nome di tutti gli italiani che abbiamo l'onore di rappresentare, che la ministra Santanchè si dimetta, perché la sua permanenza tra quei banchi e nelle istituzioni rappresenti un disonore per le istituzioni, per il ministero che rappresentava, per le imprese, e per il paese intero.
Noi siamo qui per la terza volta a chiedere che questo Parlamento voti una mozione di sfiducia per molte ragioni. Noi non ci interessano le vicende giudiziarie, perché noi auguriamo sempre che tutti vengano assolti quando si trovano a che fare con la giustizia. Tuttavia, noi siamo qui per chiedere le dimissioni della ministra Santanchè per una serie di motivi, i cui elenco velocemente, benché siano molti.
In primo luogo, lei è in un conflitto di interesse che cammina, signora ministra. Io credo che in nessun paese si sarebbe mai nominata ministro del turismo un operatore che opera nel settore del turismo. Quindi, primo punto essenziale, lei non sarebbe dovuta essere nemmeno nominata ministra del turismo e l'avrebbero nominata ministra del turismo se avessero saputo che lei era imputata per false dichiarazioni nella gestione contabile delle sue imprese e che lei era anche indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato per aver indebitamente incassato delle casse integrazioni Covid per 13 sue dipendenti. Questi ultimi continuarono a lavorare, il che significa che lei era andata a pontificare in televisioni e giornali sull'allora governo che doveva essere indagato per essere un criminale nella gestione della pandemia, mentre lei intascava indebitamente e costringeva le sue dipendenti a lavorare lo stesso, a loro insaputa.
Noi chiediamo le sue dimissioni, perché crediamo che una ministra che ha spudoratamente mentito in Parlamento non abbia la dignità di sedere tra quei banchi. Lei l'ha fatto, l'ha fatto quando ha reso delle informative nell'Aula del Senato, ha mentito spudoratamente su una serie di vicende che riguardano le sue partecipazioni, suo ruolo nella società e la sua società, ecc.
Noi crediamo che un ministro che abbia spudoratamente mentito in Parlamento non debba più rimanere in quel ruolo. Noi siamo qui per chiedere lo stesso rispetto per le istituzioni e per il paese. Noi chiediamo che la presidente Giorgia Meloni, come presidente del Consiglio, dica la verità e sostenga la sua proposta elettorale, che diceva che la politica deve stare un passo avanti alla società e dar buoni esempi.
In realtà, questa vicenda non può che chiamare in causa la presidente Giorgia Meloni, che sembra non avere capacità di leadership e di autorevolezza. Noi chiediamo che lei non giochi a nascondino con le sue responsabilità e che rivendichi spazi di impunità e gestisca le istituzioni come se fossero proprie, rivendicando spazi di impunità e sentendosi al di sopra della legge. Noi chiediamo che adesso dica la verità e che non sia più facile per lei, come presidente del Consiglio, nascondersi dietro lo schermo della demagogia e della propaganda elettorale. Noi non saremo qui a fare gli utili idioti con questo Parlamento, le leggi dello Stato non saranno qui a fare degli inutili orpelli al vostro agire in disturbato, nel vostro esclusivo interesse, mai nell'interesse del paese.
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