L'articolo “Uomo, il ditino te lo fa infilare?” di Barbara Costa analizza i tabù e le paure maschili nel provare la stimolazione prostatale. L'autrice sostiene che ci sono uomini eteri che godono di esplorare il loro proprio corpo, compresi quelli che si fanno stimolare l'ano, senza per questo identificarsi come gay. Tuttavia, nel mondo reale, non è comune che gli uomini eteri parleranno apertamente delle loro esplorazioni erotiche anali.
Il problema, secondo l'autrice, è che esistono preconcetti pesantissimi sulla virilità e l'identità di genere, che impediscono gli uomini di avere una libera espressione dei loro desideri e bisogni sessuali. Ci sono uomini che temono di essere giudicati socialmente se scoprono di godere di atti sessuali non tradizionali, come la penetrazione anale. Altre volte, ci sono gli uomini che si sentono in dovere di mentire sulla loro vera voglia di essere stimolati l'ano e di dover nascondere i loro desideri sessuali per non ferire la propria reputazione di uomo.
La stimolazione prostatale è un tema strettamente legato all'identità di genere e alla virilità. L'autrice sostiene che ci sono uomini che si sentono in dovere di respingere la stimolazione prostatale e di identificarsi esclusivamente come uomini perché non vogliono smantellare la propria immagine di maschio forte e virile. Ci sono anche coloro che si sentono in dovere di ripudiare la stimolazione anale come un tentativo di “tradimento” alla propria identità di genere.
Nell'articolo vengono presentati i casi di uomini che fanno sesso anale con il loro partner, ma lo fanno in modo schiacciante e pauroso, come se temessero di non essere riconosciuti come uomini. Ci sono anche coloro che chiedono di essere stimolati l'ano, ma solo con modalità estremamente leggere e non penetrative, come se temessero di non essere ancora abbastanza uomini. Infine, ci sono gli uomini che si godono la stimolazione anale e la considerano come parte della loro espressione sessuale, ma questi sono considerati come estremi casi.
In sintesi, l'articolo “Uomo, il ditino te lo fa infilare?” di Barbara Costa analizza i tabù e le paure maschili nel provare la stimolazione prostatale e sostiene che il sesso anale non è intrinsecamente gay o meno maschio, bensì un aspetto della sessualità umana complessa e multifaria. L'autrice critica i preconcetti sulla virilità e la identità di genere che impediscono gli uomini di avere una libera espressione dei loro desideri sessuali e sostiene che l'importante è accettare e rispettare le scelte sessuali individuali dei partner, senza giudicarli o condannarli.