Bello il referendum sulla cittadinanza, ma attenti al papocchio anti politico
Sono state raccolte le firme per il referendum sulla cittadinanza, bene, anzi benissimo. Una legittima battaglia per abbassare da dieci a cinque gli anni necessari per chiedere la cittadinanza italiana. Vedremo se a febbraio la Consulta ammetterà questo e gli altri quesiti su Jobs Act e Autonomia differenziata. Però già adesso questa iniziativa viene infarcita da fastidiosi inni girotondini alla società civile, alla purezza del popolo versus l'orrore della società politica, alla democrazia referendaria come risposta civile alla pusillanimità del Parlamento, ai cittadini perbene contro i corrotti, alla Cultura contro il Potere. Viva il popolo, «è la gente che fa la storia» degregoreggiava ieri Repubblica.
Si potrebbe arrivare per questa via all'anticamera del populismo…