BENETTON LODA MELONI IN DIRETTA LA7 SOTTO SHOCK ECCO COSA HA…
In occasione di una recente puntata de “L'aria che tira”, un talk show noto per la sua critica nei confronti dell'attuale governo, è accaduto qualcosa di insolito. Alessandro Benetton, imprenditore e figura chiave dell'élite economica italiana, ha pronunciato una frase che ha lasciato tutti di stucco: “Avere un governo stabile è un valore”. Queste parole, considerate nel contesto della trasmissione, hanno il peso di un macigno e rappresentano una presa di posizione significativa.
Benetton, abituato a valutare le cose in base a criteri economici, ha spiegato che la sua azienda, Edizione Holding, ha rivoluzionato l'80% del management, introducendo un cambiamento strutturale profondo. Ha poi difeso la scelta di Giorgia Meloni di agire con lucidità in un mondo instabile, descrivendola come una figura capace di rappresentare l'Italia a livello internazionale e di stringere accordi commerciali.
Secondo Benetton, Meloni è il volto commerciale dell'Italia, una definizione che fa riflettere sulla necessità di una distinzione netta tra politica ed economia. Tuttavia, nel mondo globale di oggi, questa distinzione non regge più. Un primo ministro efficace deve saper parlare il linguaggio degli investitori e dei mercati.
La sua affermazione è stata cruciale, poiché ha spiegato che la stabilità sta producendo risultati e che, se a dirlo non è un politico ma un uomo che gestisce miliardi e occupa migliaia di persone, allora forse vale la pena ascoltare.
Il discorso di Benetton ha aperto una questione importante: se anche le élite economiche tradizionalmente distanti dalla politica iniziano a esprimersi in questi termini, cosa significa? Sta cambiando qualcosa in profondità nel paese? La sinistra appare spiazzata, abituata a interpretare l'industria italiana come ostile o scettica verso i governi di destra.
La politica oggi si giudica anche con parametri economici. Far crescere il PIL, attrarre investimenti, migliorare la reputazione internazionale è chi ottiene consenso nel mondo che conta. Il discorso di Benetton apre un vaso di Pandora, perché implicitamente sta dicendo che se la politica non è più in grado di capire il mondo del business, allora sarà il business a capire quale politica serve.
Dopo decenni di instabilità e mobilismo, la percezione di un governo solido può rappresentare un valore assoluto non solo in patria ma soprattutto all'estero. Per un investitore straniero, sapere che le leggi non cambiano ogni 6 mesi è un incentivo a entrare nel mercato. Per un'impresa, avere interlocutori istituzionali coerenti è fondamentale per pianificare.
Benetton sta dicendo che oggi, nel mondo della competizione globale, non vince chi ha le idee migliori, ma chi riesce a metterle in pratica con coerenza e continuità. E in questo momento, a suo avviso, Meloni è quel tipo di figura. La sua affermazione non va sottovalutata, perché è il sintomo di un cambiamento culturale. Un pezzo di paese, quello produttivo, sembra iniziare a valutare la politica con occhi diversi.
