Berlusconi era il cavaliere nero e il mio vecchio mondo di sinistra manco mi salutava, poi il miracolato Scalfaro rovinò tutto
Caro Paolo,
è stata la giustizia a portarmi a Silvio Berlusconi, ma determinante per quel percorso è stato l'appoggio di Marco Pannella, almeno a partire dal 1990. Ero allora una cronista milanese del Manifesto, avevo una mente politica e piena di sogni (certo, tu hai l'ideale, mi diceva ironicamente mia madre, che voleva offrirmi lezioni di bridge al Circolo La Patriottica), mai avevo però pensato di entrare nelle istituzioni. Ma i radicali sanno essere insistenti e sono bravi a convincere, così mi ritrovai candidata e poi eletta al consiglio comunale di Milano nella Lista antiproibizionista di Marco Taradash.
Mi occupavo quasi esclusivamente di politica sulle droghe e distribuivo in aula profilattici e siringhe a democristiani imbarazzati e socialisti esterrefatti, la…