La scelta del nome per il proprio figlio è un momento importante e personale per ogni genitore. Tuttavia, quando l'originalità supera i confini del buon senso o delle regole stabilite dalla legge, può generare controversie. In Italia, ad esempio, esistono normative che limitano la scelta dei nomi per i neonati, impedendo ai genitori di attribuire ai propri bambini nomi considerati offensivi, inappropriati o potenzialmente dannosi.
La questione si è ripresentata recentemente con la notizia di una coppia inglese che aveva deciso di chiamare il proprio figlio Lucifer, ispirata dalla serie TV omonima. La scelta è stata oggetto di critiche, soprattutto dopo che l'ospedale aveva pubblicato un post su Facebook per celebrare i bambini nati il primo giorno del 2025, includendo anche il piccolo Lucifer. I commenti negativi sono arrivati a valanga.
In Italia, la legge 396/2000 stabilisce che non si possono dare ai neonati nomi che possano “arrecare pregiudizio morale”. Ciò include nomi ridicoli, offensivi, o associati a parolacce, insulti e figure controverse. La normativa italiana sulla scelta dei nomi per i neonati stabilisce alcune regole generali che mirano a garantire rispetto e coerenza culturale.
Un requisito fondamentale è che il nome attribuito al bambino o alla bambina corrisponda al genere del nascituro, fatta eccezione per alcuni nomi considerati unisex come Andrea. Inoltre, per i nomi stranieri dati a bambini con cittadinanza italiana, è obbligatorio utilizzare l'alfabeto italiano, che include le lettere j, x, y, k e w, ma esclude simboli tipici di altre lingue.
Un'altra limitazione riguarda l'impossibilità di dare al neonato il nome di un genitore, di un fratello o di una sorella ancora in vita. Nemmeno l'uso di appellativi come “junior” o “jr”, pratica invece molto comune in alcuni paesi come gli Stati Uniti, è consentito dalla legge italiana.
Inoltre, sono vietati i nomi ispirati a personaggi di film, serie TV, cartoni animati o fiabe, come Jon Snow, Goku o Biancaneve. Non sono neanche consentiti i nomi di personaggi letterari come Moby Dick o Frankenstein. Vietati anche i nomi derivati da marchi commerciali come Ikea o Nutella.
Infine, per motivi politici ed etici, sono vietati i nomi legati a figure storiche controverse come Benito Mussolini, Bin Laden, Lenin o Adolf Hitler. La normativa è posta in essere proprio per evitare che i bambini crescano con un nome legato a significati negativi o divisivi che potrebbe influenzare negativamente la loro identità e il loro futuro.
In sintesi, la scelta del nome per il proprio figlio deve essere fatta con discernimento e rispetto per le regole stabilite dalla legge e per la cultura italiana. È importante garantire che il nome attribuito al bambino o alla bambina sia rispettoso e dignitoso, evitando di causare disagi o imbarazzi nel futuro.