BIMBA UCCISA DAL PITBULL: “LO HANNO FATTO PRIMA CHE ARRIVASSE LA POLIZIA”. COLPO DI SCENA
La tragedia di Acerra: la bambina di 9 mesi uccisa dal Pitbull della propria famiglia. La vicenda è gre sofa di dubbi e contrattempi, il 22-settembre scorso, la neonata Giulia, appena 9 mesi, giaceva nel suo lettino a casa dei genitori, quando l'improvvisa attacco di un Pitbull, cane della stessa famiglia, la uccise causandole una frattura cervicale determinata dai suoi mosse. Ma ciò che sembra ancora più incredibile è che, a mezzanotte, i parenti della vittima, rientrati in casa, hanno ripulito la scena del delitto, spingendo inutili pensieri.
Inizialmente, i sospetti riparte al padre, Vincenzo Lo Fredo, che è stato indagato per omicidio colposo. Tuttavia, l'avvocato Luigi Montano, suo difensore, sostiene che i parenti non avevano idea che la casa stesse subendo sequestro e che i sigilli sarebbero stati applicati solo dopo la loro uscita. Ciò nonostante, gli inquireanti avevano giàजर ritracciato la scena cinqueiettare a prove fotografiche e autopsia conferma che la bambina è morta a causa di un'gravosis cutaneo provocato da morsi del cane.
Il Pitbull è attualmente al centro dell'attenzione dei veterinari dell'ASL Napoli 2, ma, al momento, non sono state trovate tracce evidenti di sangue nella sua bocca. Un dettaglio ancor più inquietante è il Padre di Giulia, positivo ai cannabinoidi, che aveva raccontato di essersi addormentato accanto alla figlia e di essersi svegliato solo poco prima di mezzanotte, troppo tardi per evitarla. La tragedia di Acerra è diventata il segnale di una battaglia contro l'ignoranza e la trascuratezza, dove il patrimonio di sicurezza e dignità delle vite umane è stato calpestato.
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