Boldrini incontra in carcere l’attivista Maysoon Majidi: “Accusata di una cosa falsa”
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Boldrini incontra in carcere l’attivista Maysoon Majidi: “Accusata di una cosa falsa”

Boldrini incontra in carcere l'attivista Maysoon Majidi: “Accusata di una cosa falsa”

“Boldrini incontra in carcere l'attivista Maysoon Majidi: ‘Accusata di una cosa falsa'. Maysoon mi era già nota, l'avevo incontrata una volta a Castrovillari. Adesso l'ho trovata in carcere, magra e deperita, ma molto determinata a portare avanti le sue ragioni. È lucida e non si dà pace di tutto quello che sta accadendo. Ha tenuto a dire che non è arrivata in Italia in cerca di fortuna, ma è una attivista che è arrivata per mettersi in sicurezza e pensava di avercela ormai fatta. Invece, ha iniziato questo incubo e vuole uscire da questo incubo perché tutto quello che le viene attribuito è assolutamente falso.

C'è un grande equivoco alla base di tutto questo, e l'equivoco di traduzioni fatte da persone che non parlano la stessa lingua e da persone che poi si sono come dire sono state rintracciate. Quelli che hanno accusato Maysoon si sono resi disponibili a testimoniare che non hanno mai accusato lei. Anche una trasmissione televisiva ha parlato con loro e loro si sono resi disponibili a dire che quello che stava scritto in quell'atto non era quello che loro avevano detto.

Io dico che è possibile che tutti possano parlare con questi due e invece il tribunale non riesce a acquisire queste testimonianze. Ho molta fiducia nella magistratura giudicante e spero che appunto venga fatta chiarezza in questa fase del procedimento. L'impianto accusatorio finora è completamente un impianto che non risponde alla realtà dei fatti.

Abbiamo già chiesto l'intervento di Nordio che venisse a riferire in aula. Ci sono state altre interrogazioni e continueremo a occuparci di questo caso. È qualcosa che non ci dà tanta preoccupazione, ma useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, anche per informare l'opinione pubblica, perché si deve sapere.

Non vorrei che sull'onda di questa idea che bisogna trovare nel globo terraqueo tutti gli scafisti, ecco questa modalità possa influenzare e arrivare anche dove invece bisogna valutare sulla base della realtà. L'onorevole ha detto che ha fiducia nella magistratura giudicante, ma perché il fatto che sia arrivati a questo punto forse è dovuto anche a un clima politico? Io voglio sperare di no, perché non dovrebbe mai accadere così.

È chiaro che c'è una grossa pressione sulla magistratura. Vediamo che il governo attacca costantemente la magistratura, questo toglie serenità nella valutazione. Non c'è dubbio, ma io ho ragione di credere che la magistratura non si farà influenzare. Tuttavia, è anche evidente che l'esecutivo dovrebbe entrare a gamba tesa come sta facendo contro la magistratura, proprio nell'ottica della separazione dei poteri sulla quale si basa lo stato di diritto.

Quello che sta accadendo è molto grave. Noi parliamo del Movimento donna vita libertà delle donne che scendono in piazza in Iran e rischiano la vita, poi quando queste donne riescono a mettersi in salvo, noi le sbattiamo in galera. È un paradosso insopportabile. Dunque, bisogna andare fino in fondo e io mi auguro che la magistratura lo faccia con senso di responsabilità, altrimenti questa giovane donna rischia anni e anni di galera. Quando pensava di essersi messa in salvo, un paradosso insopportabile.”


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