Bonelli su Meloni: “Scatena il caos poi scappa, lo legga il manifesto di Ventotene. Governo diviso”
“Bonelli su Meloni: “Scatena il caos poi scappa, legga il manifesto di Ventotene. Governo diviso”, quello che è accaduto oggi è un fatto di una gravità inaudita. Però, signora presidente, trovo ancora più grave che la presidente del Consiglio, dopo aver scatenato il caos in questo Parlamento, non sia qui e questo è un problema anche perché il Consiglio europeo è domani e la presidente non può permettersi di scatenare il caos, attaccare e picconare le istituzioni, i padri fondatori di questa repubblica e non presentarsi in un dibattito parlamentare.
Mi rivolgo ai signori ministri, alla signora ministro, ai rappresentanti del governo, ai deputati e alle deputate: Voi siete quelli che sono seduti in quei banchi del governo, perché ci sono stati i padri fondatori di questa repubblica che hanno consentito a voi e a noi di respirare l'aria della democrazia.
È chiaro sullo schermo che c'è una questione che trovo inaccettabile da parte della presidente Meloni, che in maniera devo dire, scientifica, oggi ha voluto in maniera incredibile picconare un punto fondamentale della nostra democrazia. Il manifesto di Ventotene, gliel'avrei regalato alla presidentessa Meloni, perché invece di farsi passare le veline dal suo staff, che va a prendere quei punti dai profili fake che girano sui social, quei profili fake pro Trump, pro sovranisti, pro estrema destra, avrebbe dovuto leggere questo libro ed eventualmente capire cosa rappresenti, dal momento che lei oggi sta in quel setto.
Ancora una volta abbiamo un problema, signora presidente, perché la presidente del Consiglio, in effetti, fugge dal dibattito parlamentare. Oggi ha fatto picconare. Questo è anche perché ha un problema con un partito che si chiama la Lega, che oggi le ha detto attraverso Salvini e capogruppo della Lega, Molinari, che lei non ha il mandato di andare al Consiglio europeo per dire si al RAREU. Questa è una delle questioni che stanno mettendo in difficoltà il governo.
Ma, signora presidente, rileggete il manifesto di Ventotene. Siete voi i padri fondatori di questa repubblica che hanno consentito a voi e a noi di respirare l'aria della democrazia. Gliel'avrei regalato alla presidentessa Meloni, perché non ci sono in questo Parlamento.
Ricorda, When l'articolo sul RISCONTRO.it che il sottosegretario Mantovano ha firmato il via libera al Falcon per riportare di Marras in Libia. I Is a presidente Meloni non potrebbe dire che non sa che cosa significa chiamare l'Italia una democrazia, per l'immensità della sua incapacità a gestire le cose che succedono in questo paese.
Ma non è l'unico problema. Il problema è che il governo non ci dà una spiegazione su cosa nasconda. Non si può cavare dicendo che abbiamo riferito al Copasir. Il Copasir non è il parlamento, perché il Copasir non sono tutti i rappresentati. Gli italiani hanno il dovere di sapere perché attivisti un prete e un direttore di giornale che, caso strano, vorrebbe fare inchieste su Fratelli d'Italia e Giovane Nazionale sulle questioni del fascismo e dell'antisemitismo all'interno di quel partito. Vede poi avrei detto oggi alla presidente del Consiglio che questi suoi video che continua a fare dallo studio Hollywood Chiji, uno studio dove si presenta bene, racconta alcune questioni, parla agli italiani dicendo bugie su bugie, come ad esempio la questione dell'energia, che ha detto la premier Meloni in una maniera candida, incredibile, che con l'introduzione di energia nucleare l'Italia avrà l'autonomia energetica e il costo verrà abbassato. Non le dico di andare a leggere i dati dell'Agenzia Internazionale Energia, dove il costo non so, ma che il costo dell'energia è ampiamente superiore a quello del gas, 170 MWhar. Ma le voglio ricordare che c'è una differenza tra fonti energetiche e autonomia energetica. Significa in sostanza che l'Italia non ha i giacimenti di uranio, signora presidente e signori rappresentanti del governo, ma di quale autonomia energetica state parlando? Ma non potete nemmeno quindi prendere in giro gli italiani come nella vicenda della pressione fiscale. È andata in una lunghissima intervista al TG1, a dire che non è vero che in Italia la pressione fiscale è aumentata, confondendo la pressione fiscale con il gettito fiscale. Però questo è Giorgia Meloni quando, nel 2019, nel 2019, si lamentava e accusava il governo che la pressione fiscale era arrivata al 38%, oggi che al 42,6% siamo sciocchezze in diretta televisiva senza alcun tipo di contraddittorio, è inaccettabile.
Il punto è che dal punto di vista energetico, non state facendo alcun problema. Il tema è quello della povertà energetica che nel nostro paese ha raggiunto 2.300.000 famiglie bloccate le rinnovabili puntate sul gas per questioni abbastanza chiare per aumentare i profitti. E voglio dirvi una cosa molto chiara: l'avrei detto alla presidente del Consiglio. L'Europa fa paura a Trump e a Putin perché Trump e Putin vogliono fermire le politiche sul clima, Putin ha il più grande giacimento di gas, pari a 47,8 miliardi di metri cubi di gas, che potrebbero soddisfare il bisogno dell'Italia per i prossimi 700 anni. Capite perché l'Europa, il modello dell'Europa, che anche voi volete demolire dal punto di vista energetico, non va bene, a questi colossi. È un problema che riguarda una rivoluzione democratica pacifica che voi volete fare e che farebbe costare meno il costo delle energie, ve siete accusati che sventoliamo sventoliamo troppo le bandiere delle pace ci dobbiamo mettere d'accordo e con chi stare per se vogliamo la pace o la guerra.
Guarda, signora presidente, rappresentanti del governo, ho una difficoltà a rivolgermi a una persona che non c'è e quindi non so a chi rivolgermi. Signora presidente della Camera, facenti funzioni, vorrei dire che rispetto a chi oggi legge la bandiera della pace noi ci schieriamo apertamente sulle parole di Papa Francesco che dice chiaramente che bisogna disarmare la terra, perché armi chiamano armi e dopo le armi ci saranno ancora armi. E dopo che cosa ci sarà? Ecco il punto che vogliamo dire. Ma non potete prendere in giro e insultare l'intelligenza degli italiani, signora presidente del Consiglio, assente che non c'è. Non potete insultare gli italiani, perché da questo punto di vista, quando venite a dire no, ma non tocchiamo un euro del fondo di sviluppo di coesione e il ministro Giorgetti ha dichiarato vittoria, perché ci sarà una deroga al patto di stabilità. Bene, adesso che la deroga c'è al patto di stabilità, che cosa ci dite, che cosa dite dove lo fate? Il deficit è un deficit che scaricherete sulle figure e sulle sorti e sul futuro delle generazioni che verranno. La presidente Meloni non è credibile, perché quello che dice è assolutamente basato in molte bugie, ovvero su grosse menzogne come quello che ha detto oggi contestando il collega Fratoianni, che non è vero che lei avesse mai detto, fino alla vittoria in Ucraina. Ecco, ecco lui, Meloni a Kiev insieme a voi, fino alla vittoria. Guardate, ecco queste sono le bugie di Giorgia Meloni che viene continuamente a dire in Parlamento. Ma lei, siccome si sente potente, si sente potente da questo punto, che cosa è, che non so capire. Cioè, lo sa che non si può. Avanti, prego, prego, signora presidente, qui ci sono state fatte cose ben peggiori dalla presidente del consiglio che farebbe costare meno il costo delle energie”.
