BOSSETTI, NUOVI ACCERTAMENTI SUL DNA: IL PARERE DEGLI ESPERTI
Laura Volpini, psicologa giuridica e criminologa, Michele Arditi di Castelvetere, avvocato penalista, Silvia Mangiapelo, criminologa e psicologa forense e Paola Tindara Paladina, avvocata penalista, discutono durante la trasmissione “Incidente Probatorio” sul caso di Iara Gambirasio, una bambina di 13 anni scomparsa nel 2010.
L’avvocato Arditi di Castelvetere afferma che la difesa di Bossetti ha ricevuto 9.000 profili di DNA su 27.000 e che ci vorrebbe una squadra di genetisti per analizzare questi profili. La difesa di Bossetti ha richiesto una valutazione di questi profili per vedere se ci sono altri soggetti con lo stesso profilo di DNA.
L’avvocato Paladina afferma che la revisione del processo è possibile solo se si trova una prova nuova che ponga in discussione l’impianto motivazionale della sentenza. La dottoressa Mangiapelo afferma che la figura di Bossetti è stata ricostruita come l’immagine dell’assassino perfetto fin dall’inizio e che non ha mai mostrato grande empatia.
La dottoressa Varotto racconta cosa è successo dopo la scomparsa di Iara Gambirasio e come è stato ritrovato il suo corpo. Il corpo è stato ritrovato in un campo a Chignolo d’Isola e lo stato di conservazione era già molto alterato.
L’avvocato Arditi di Castelvetere afferma che il DNA di Bossetti è stato trovato sulle mutandine di Iara e che ciò è difficile da spiegare. La dottoressa Volpini afferma che non è possibile amplificare il DNA con le nuove tecnologie e che quindi non si può dire se il DNA sia stato trovato sulle mutandine di Iara o meno.
L’avvocato Paladina afferma che la Cassazione ha definito il DNA di Bossetti come un’evidenza scientifica che fa piena prova e che ci sono stati altri indizi che hanno portato a corroborare il quadro, come ad esempio l’alibi falso di Bossetti e le microsfere di manganese, cromo e ferro trovate sui sedili del suo furgone.
