Bossetti punta il dito – Sharon Verzeni (Video)
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Bossetti punta il dito – Sharon Verzeni (Video)

Bossetti punta il dito – Sharon Verzeni

La difesa di , condannato all'ergastolo per l'omicidio di , ha chiesto di confrontare le tracce di DNA rimaste sconosciute sul corpo della vittima con il profilo genetico dell'assassino di Sharon Verzeni. Bossetti, muratore di Mapello, è stato accusato di aver ucciso Yara il 26 novembre 2010 a Brembate, e il suo corpo è stato ritrovato senza vita il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d'Isola.

Il caso ha avuto una svolta il 16 giugno 2014, quando Bossetti è stato arrestato grazie a un'indagine innovativa nel campo della genetica forense. Igenot, un DNA sconosciuto, è stato identificato sugli indumenti della vittima, nonostante la condanna definitiva, Bossetti continua a dichiararsi innocente e la sua difesa sta cercando di riaprire il caso, sostenendo che i campioni biologici potrebbero essere stati manipolati e che la prova genetica contro di lui sarebbe stata falsificata.

Nel frattempo, l'omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto il 30 luglio a Terno d'Isola, potrebbe portare a nuove scoperte. Sharon è stata uccisa da Musa Sangare, un aspirante rapper di 31 anni, che aveva precedentemente commesso crimini simili nella stessa area. Sangare era noto per la sua violenza e aveva precedentemente picchiato la madre e minacciato la sorella con un pugnale.

La difesa di Bossetti, rappresentata dall'avvocato Claudio Salvagni, commenta: “Abbiamo preso in considerazione questa possibilità, nonostante inizialmente l'età ci avesse fatto esitare. Tuttavia, riflettendo, abbiamo notato che all'epoca del delitto Gambirasio, Sangare aveva tra i 17 e i 18 anni. Credo che sia fondamentale per gli inquirenti procedere con il confronto del DNA di Sangare con quello trovato sul corpo di Yara e approfondire ulteriormente le piste che non sono state ancora esplorate”.

Inoltre, ci sono anche nove formazioni pilifere di cui due appartengono chiaramente alla stessa persona, nonché un DNA sottotraccia di origine mitocondriale che non corrisponde né a Yara né a Bossetti. I genetisti hanno risalito a ritroso il profilo genetico prelevando campioni da migliaia di abitanti della zona fino a trovare una corrispondenza.

La storia si complica ulteriormente con l'indagine sulla morte di Giuseppe Guerinoni, il padre di Ignoto 1, che si è rivelato essere il padre dell'assassino di Yara. Il corpo di Guerinoni è stato riesumato e le analisi hanno confermato che era il padre di Ignoto 1. Gli inquirenti hanno ripercorso la vita del defunto e cercato le donne con cui aveva avuto relazioni, trovando una delle quali era la madre dell'assassino di Yara.

Massimo Bossetti è stato arrestato il 16 giugno 2014, e la sua difesa ha chiesto di riprendere l'indagine, sostenendo che la prova genetica contro di lui sarebbe stata falsificata. La PM di Bergamo, Letizia Ruggeri, è stata accusata di frode processuale e depistaggio, e la decisione di trasferire i campioni biologici contenenti tracce miste di vittima e assassino dal frigorifero dell'ospedale San Raffaele di all'ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo ha precluso qualsiasi ulteriore analisi genetica.

La difesa di Bossetti chiede semplicemente di cercare la verità, e se il DNA sottotraccia dovesse appartenere a Sangare, ciò riaprirebbe la speranza per Bossetti di dimostrare la propria innocenza e rappresenterebbe un elemento decisivo in grado di rivoluzionare l'intero caso. Entrambi le vittime, Yara e Sharon, sono state uccise in luoghi diversi, ma ciò potrebbe essere solo una coincidenza.


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