Bpm sul golden power: “Politica industriale sulle banche è sana, una scelta politica sui singoli meno”
“Sarebbe molto grave se un operatore di mercato decidesse di realizzare un'operazione per guadagnare i favori di qualcun altro”. Netto il commento dell'amministratore delegato del Banco Bpm, Giuseppe Castagna, alla sola ipotesi che Unicredit abbia preso posizione sulle Generali per utilizzare la quota di oltre il 5% nel Leone di Trieste come merce di scambio per aggirare l'ostacolo dei poteri speciali di veto del governo, il cosiddetto golden power, sull'acquisizione della stessa Bpm da parte di Unicredit. Il governo, è il sottinteso del ragionamento di chi ha posto la questione, non è indifferente rispetto a quello che Andrea Orcel deciderà di fare con la sua partecipazione nel conglomerato finanziario più importante nel Paese. Primo per la questione dei 390 miliardi di euro di…