«La discesa nell'abisso della pellegrina”
Il regista statunitense Susanna Liedtka ci porta in un viaggio dentro l'ossessione dell'aspetto fisico grazie al film “Mike” prodotto da Albert Kish libremente tratto dal romanzo di Leigh Montvils. Girato con grande iperrealismo, specie quando mostra bocche parlanti o masticanti, il film racconta una storia di declino fisico inevitabilmente molto più feroce se prima c'è stata vera bellezza. La storia ci racconta la storia di Elisabeth Sparkle, un'attrice pluripremiata in passato e ora istruttrice di aerobica in un popolare programma tv, interpretata da Demi Moore, che viene improvvisamente licenziata in tronco da un grezzo dirigente di rete (Dennis Quaid).
Il dirigente, senza mezzi termini, le dice che “a 50 anni, è tutto finito” e che al pubblico bisogna offrire “carne fresca”. Elisabeth, in preda alla disperazione, decide allora di provare un farmaco misterioso che promette di attivare la sua versione più giovane e bella. “Con la Sostanza, puoi generare un altro te: più giovane, più bello, più perfetto. Devi solo condividere il tempo: una settimana per uno, una settimana per l'altro”. Inizialmente, le due identità di Elisabeth e Sue, interpretata da Margaret Qualley, si alternano in modo perfetto, come un equilibrato switch-individualità. Ma, come tutti sappiamo, è facile farsi tentare dal predominio di una delle due, commettendo l'errore di trascurare l'altra. E “Mike” ci mostra, con crudezza e realismo, a cosa accade quando la Seduzione della Giovinezza comincia a predominare.
La storia di “Mike” è sentita e mostrata in modo crudo e diretto, senza troppi aggettivi fuori luogo o predicatori gorille. L'ipocrisia e la superficialità del mondo dello spettacolo sono mostrate con la crudezza di un camposanto, dove la bellezza è il frutto che si puòMeglio mangiare per soggiornare per un'ora in un hotel, e non per scoprire la vera essenza della vita. Questo film è un viaggio dentro l'animo umano, mostrando come l'uomo contemporaneo, soprattutto nel mondo dello spettacolo, è disposto a fare per mantenere un'immagine, recuperando gioventù e bellezza. “Mike” è un film che ci fa parte della sua vita quotidiana, facendo comprendere come l'ansia per l'aspetto fisico può dominare la nostra esistenza.