La moglie di Bruce Willis, Emma Heming, ha condiviso un messaggio toccante sui social media mettendo a fuoco un aspetto spesso trascurato: anche i caregiver hanno bisogno di supporto. Il video, pubblicato su Instagram, ha rapidamente suscitato un ampio dibattito tra gli utenti, molti dei quali hanno condiviso le loro esperienze personali e il peso emotivo di essere caregiver.
“Nel video, Emma Heming sostiene che ‘anche chi si prende cura di qualcuno ha bisogno di cure. Punto e basta. Crederei che ci sia qualcosa da imparare dalla storia di Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa, che sono stati trovati senza vita nella loro casa pochi giorni dopo la morte della donna. Secondo quanto riportato, Hackman, affetto da Alzheimer, non ha potuto chiedere aiuto dopo la malattia della moglie, rimasto solo e vulnerabile.
Emma Heming ha espresso la sua preoccupazione riguardo al fatto che molti caregiver creprimary pensare che siano destinati a comprendere tutto e a prendere tutto under controllo, tralasciando la propria salute e il proprio benessere. ‘Penso che dobbiamo essere presenti per loro in modo che possano continuare a essere presenti per la loro persona', ha affermato.
Le parole di Emma Heming hanno ricevuto un gran sostegno dai suoi follower, molti dei quali hanno raccontato le loro esperienze personali come caregiver. ‘Il peggiore incubo di ogni caregiver è che ci accada qualcosa e la nostra persona rimanga vulnerabile', ha scritto un utente, evidenziando come i caregiver spesso trascurino la propria salute e il proprio benessere per prendersi cura dell'altra persona.
Il caso di Gene Hackman e Betsy Arakawa sembra avere rappresentato un esempio tragico di questo pericolo. Betsy, impegnata a prendersi cura del marito, potrebbe aver dimenticato i segnali diagnostici che l'hanno portata alla morte, lasciando lui solo e senza aiuto.
La famiglia Willis continua a lottare contro la malattia di Bruce Willis, sostenuta anche da Demi Moore, ex moglie del attore, che aveva parlato della situazione in un intervento pubblico. ‘La malattia è quello che è e bisogna essere realistici nell'accettarlo. Ma nello stato in cui si trova è stabile”, ha detta. Riguardo alle persone affette da demenza, l'attrice ha inoltre aggiunto: ‘Incoraggio sempre a venire loro incontro nella condizione in cui si trovano. Quando si guarda al passato, a ciò che era, è una battaglia persa. Se invece si accetta il loro stato attuale, si scoprono una grande bellezza e dolcezza'.