“Buonanotte a Teheran – Critical Zone” in anteprima al Milano Film Festival e Biografilm: il regista Ahmadzadeh lo ha girato clandestinamente
C'è una sorta di taxi zeppo di droghe che si aggira nella notte per le strade di Teheran. Lo guida Amir (Amir Pousti), un catatonico e barbuto spacciatore con una t-shirt slabbrata, abituato a dividere l'appartamento con un bulldog e orientato tra gli infinti identici dedali stradali dalle indicazioni di un robotico GPS. Un lungo magmatico ribelle esterno notte a sottili fioche luci naturali (lampioni, fari, luci interne di automobili) caratterizza “Buonanotte a Teheran-Critical zone”.
Il film di Ali Ahmadzadeh girato clandestinamente nella capitale iraniana, in prima italiana contesa per qualche ora sia al Milano Film Festival che al Biografilm di Bologna. “Taxi Driver”, certo, ma con un'aggiunta di “Fuori orario” e una spruzzata di decadente neorealismo allucinatorio e…