La notte scorsa, al Teatro alla Scala di Milano, si è svolto un evento unico nel suo genere: la celebrazione dei 25 anni dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, fondato da Andrea Ceccherini. La serata ha visto come ospite d'onore il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato a una lunga discussione con sei studenti selezionati, accomunati dalla passione per l'informazione e il giornalismo.
Il presidente Mattarella ha espresso la sua convinzione sul ruolo fondamentale che i giovani devono giocare nella società, rincuorando loro a difendere la verità e a lottare contro le fake news. “Stimolare lo spirito critico, accendere delle curiosità, imparare a guardare il mondo con gli occhi degli altri” è il motto che ha guidato l'Osservatorio Permanente Giovani-Editori da quando è stato fondato, e il Presidente della Repubblica ne è stato entusiasta sosteggiatore.
Il presidente Ceccherini, fondatore dell'Osservatorio, ha celebrato il grande successo del progetto, che ha coinvolto fino a un milione di studenti all'anno. Ha affermato che “l'educazione costa”, ma che è fondamentale per difendere la democrazia e la società.
La serata ha visto la partecipazione di molti noti esponenti della vita pubblica italiana, tra cui Gianni Letta, Andrea Orcel, Stefano Lucchini, Mario Orfeo, Pietro Labriola, Corrado Corradi, Azzurra Caltagirone, Marco Gilli, Luigi Gubitossi, Giampano Rossi e Mauro Crippa.
La discussione tra il presidente Mattarella e i giovani studenti ha affrontato argomenti come la critica delle notizie, l'importanza della educazione per la cittadinanza attiva, la difesa della democrazia e il ruolo della stampa nel contrasto alle fake news.
Inoltre, il presidente Ceccherini ha ricordato i progetti dell'Osservatorio, tra cui Young Factor, che ha portato in Italia Christine Lagarde, Tim Cook e altri importanti esponenti del mondo economico, e E-Project, che ha affrontato la grande questione ambientale e energetica.
L'evento ha chiuso con una standing ovation per i tanti docenti presenti e con un appello finale del presidente Ceccherini a non trascurare l'importanza dell'educazione per la formazione di un futuro migliore.