Calenda contro i “pacifinti”: “Non lasceremo loro la piazza, finito il tempo della melassa”
Calenda e i “pacifinti”: “non lasceremo loro la piazza, finito il tempo della melassa”. Nessuno di noi intende abbandonare quella piazza ai pseudo-pacifici. Io non ho intenzione di farlo, perché l'Europa non è nata in quel luogo, molte di quelle persone lì facevano parte di partiti che l'Europa non li voleva, non le voleva la CED, che fu assassinata da un gruppo che si chiamava i Partigiani per la pace, che era fortemente finanziata dai partiti comunisti e che nel parlamento francese hanno applaudito bocciando insieme ai gollisti la Comunità Europea di Difesa.
Io penso e lo dico chiaro: l'Europa muore di retorica e muore se è considerata o se si pensa di poter sopravvivere nella maniera in cui è stata concepita. Cioè, in un mondo che era consensuale, un mondo che era multilaterale, che era lento, che decideva con difficoltà, che era pacifico, che era uniforme. Non c'è più quel mondo, non esiste, e le cose tragiche nella storia avvengono quando le persone fingono di non vedere quel mondo non esiste. Esiste un mondo fatto di potenze che si contendono egemonie o influenze, grandi a piacere. Tutto intorno a noi è un mondo tosto, e a un mondo tosto si risponde, essendo tosto se si vuole far sopravvivere i propri valori.
Sull'Ucraina, la stanno facendo i valori europei, lo stanno facendo la stanno facendo gli Ucraini da anni, con il sostegno dei paesi europei, con il sostegno degli Stati Uniti. Non esiste per noi in nessuna condizione parlare di Europa e di difesa di valori europei senza farlo con una bandiera Ucraina e con gli Ucraini: tutto è uguale, perché questa roba là. Cioè, chi dice “Io sono favorevole alla difesa europea, ma non al riarmo” dice un'ipocrisia inaccettabile in questo momento il riarmo avverrà tra un nucleo di paesi più ristretti che si devono coordinare, perché oggi non hanno un centro di comando e controllo che non sia nato. Ciò ci pone in una situazione di tragica debolezza, tragica debolezza, perché alla Casa Bianca c'è un aspirante dittatore, predatore, che vuole distruggere l'Europa, e possiamo andare lì a baciarli i piedi a Mar-a-Lago, a farle gli(teatrini) davanti, ma questo fatto non cambierà, e l'altro cosa che non cambia è che ai bulli non gli si risponde Valencia dai Bulli, ma si risponde come si risponde dai Bulli, con la durezza.
Ciò che produrrà nei prossimi mesi ci sarà una valanga populista che spiegherà che non si può investire in armi quando non si investe in sanità, e l'Europa è belligerante, non vuole i servizi sociali a quella gente risponderemo che loro erano quelli che non volevano 38 miliardi di euro e non l'hanno preso quando l'Europa gliel'ha voluto prestare. Sono gli stessi che hanno gettato 200 miliardi in bonus inutili.
Spiegheremo e dobbiamo spiegare un concetto che è stato per primo definito dai Romani, che l'essere forti scoraggia la guerra. Nessuno qui dentro, a partire per tutti gli Ucraini, nessuno di noi vuole guerra, siamo tutti affamati di pace, ma la pace nasce da due concetti che sono la deterrenza e il contenimento che fino oggi hanno fatto gli Stati Uniti d'America per noi e che oggi dobbiamo fare noi per noi stessi. Diremo che siamo belligeranti, risponderemo che la forza e la libertà stanno insieme.REATED
