“Cambia il mondo, ma lo sfruttamento rimane”. A Torino i circoli Arci ospitano i rider a Natale
Ecco il riassunto del testo in 800 parole:
I circoli ARCI di Torino hanno aperto le loro porte ai rider, che lavorano per diverse piattaforme di consegna, durante le sere fredde di Natale. Questa iniziativa è stata scelta per fornire loro un luogo caldo e un servizio basicamente fisiologico, come ad esempio la possibilità di accedere alla toilette e di caricare il cellulare. Questi servizi sono fondamentali per i rider, che lavorano fuori dal centro città e non possono trovare facilmente questi servizi.
Il responsabile del circolo ARCI, Mimmo Rinaldi, ha spiegato che l'obiettivo è di offrire un luogo dove i rider possano riposarsi e ripararsi dal freddo e dalle difficoltà del lavoro. Rinaldi ha sottolineato che i problemi dei rider sono molto più profondi e strutturali e richiedono una soluzione a livello governativo, ma nel frattempo si è deciso di agire e offrire un servizio.
La cassa Resistenza, fondata da Rinaldi, ha aperto un'area dove i rider possano accedere a servizi come la cucina, la toilette e la ricarica del cellulare. Rinaldi ha spiegato che molti dei suoi colleghi hanno problemi di abitazione e di lavoro, come ad esempio ragazzi extracomunitari che vengono sfruttati dai palazzinari o che dormono in strada.
La cassa Resistenza è un'iniziativa di solidarietà e resistenza, nata per aiutare i lavoratori in difficoltà. Rinaldi ha affermato che l'algoritmo dei servizi pubblici è diverso da quello della cassa di mutua solidarietà e resistenza, e che il problema è che il mondo del lavoro non cambia, anche se il mondo intorno a lui cambia.
In sintesi, l'iniziativa dei circoli ARCI di Torino è un esempio di solidarietà e di resistenza ai problemi del lavoro, come ad esempio lo sfruttamento e la precarietà.