Cannabis, Furfaro (Pd) al governo: “Vi accanite contro 15mila lavoratori per spietatezza politica”
Ecco la traduzione dell'intervento del parlamentare Furfaro (Pd) sul decreto governativo sulla cannabis:
“Cannabis, grazie Presidente, per spietatezza politica vi accanite contro 15.000 lavoratori. Vorremmo aver voluto che almeno una promessa l'aveste rispettata. Vorremmo parlare d'Italia, ci avete costretto in questi due anni a parlare di rave, di farina di insetti, di carne coltivata, dei Verdi, dei migranti, di Soros, e poi di ministri che fermano i treni. Avete sempre trovato un modo per cambiare argomento, facendoci parlare di tutto tranne che del paese. E ogni volta vi siete venduti al vostro slogan del ‘prima gli italiani', contraddicendo in maniera ipocrita.
Il problema è che state mettendo in pericolo la filiera agroalimentare, una filiera di eccellenza che include la cosmesi, l'erboristeria, il florovivaismo e gli integratori alimentari, con 500 milioni di fatturato e tassi di crescita importanti. Si tratta di imprenditoria giovanile, con 15.000 imprese e 15.000 persone che lavorano nella filiera della cannabis light.
Non vi limitate a fare retorica sulle sostanze pesanti o leggere, vi mettete persino a far retorica consegnando alle mafie un pezzo di mercato. Lo sapete benissimo che la cannabis light è certificata non produrre effetti droganti e sostanzialmente non ha effetti psicotropi, come dicono decine di studi e la scienza.
Ma lo state facendo comunque, tentando di ammazzare 15.000 persone dal punto di vista professionale per provare a lisciare il peso al governo. È questo il cinismo di un governo che lo ha fatto come marchio di fabbrica. E lo fate di fronte a renderci lo zimbello del mondo, poiché ci saranno altre imprese straniere che lo potranno commercializzare.
E poi c'è il TAR del Lazio che ha stabilito che la sostanza non ha effetto drogante e quindi non può essere equiparata alle sostanze stupefacenti. Ecco, siamo alla seconda bocciatura. Ecco, saremo l'unico paese in Europa a prevedere questa norma. Ecco, la cosa più aberrante è che ancora una volta giocate con la vita delle persone, mandando in fumo la vita di persone che hanno costruito in questo campo.
Vorremmo vergognarci, ma forse non ci importa più, poiché siete il governo dell'ipocrisia che dite una cosa per farne un'altra e che utilizzate ogni volta parole come ‘italiani', ‘patria', ‘sicurezza' per tradirle ogni volta. E queste persone rischiano di finire su una strada e di generare altrettanta insicurezza.
Complimenti, avete fatto un'altra volta uno sgarbo a quella patria che tanto vi mettete in bocca. Pongo in votazione l'articolo 18, la votazione è aperta.”