Caos treni a Roma e non solo, Ivan Scalfarotto attacca Matteo Salvini in Parlamento #shorts #news
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Caos treni a Roma e non solo, Ivan Scalfarotto attacca Matteo Salvini in Parlamento #shorts #news

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Iscrivi al canale: [nome dell'utente], e sì! Se la maggioranza ci vuole convincere di non avere certe nostalgie dimostrando che i treni non arrivano in orario come quando c'era lui, ci sta riuscendo, lo ammettiamo. Ma diciamo al 100%! E questo è il problema. Il ministro dovrebbe rendersi conto al parlamento di ciò che sta succedendo e ciò che stiamo vivendo.

Stiamo arrivando a livelli insostenibili. Treni in ritardo, persone costrette a aspettare senza alcuna spiegazione. E questo non solo riguarda i giovani, ma anche adulti e anziani che stanno soffrendo per questo. Qualcuno scrive sui social che non c'è niente di peggio di un Freccia Rossa che parte con un'ora e mezza di ritardo. E noi, adesso, stiamo rischiando di perdere la fiducia dei pendolari e delle stesse aziende che supportano questo servizio di trasporto.

E a questo punto, aggiungo che quando si arriva alla stazione Termini, l'eventuale risparmio di tempo dovuto all'alta velocità si perde letteralmente aspettando un taxi, naturalmente senza una pensilina sotto il sole o nella pioggia per un'ora. Quindi, non funziona più niente. Nessuno può aspettare per così tanto tempo e poi ritrovarsi a pagare uno strazio di taxi anziché arrivare per tempo al proprio lavoro.

Ripeto, quando c'era lui i treni arrivavano in orario. È stato sempre un mito, una leggenda, che le cose sono cambiate con l'introduzione di nuovi treni e nuovi sistemi. Ma non ci credo. Ci dovrebbe essere qualcosa che non va e il problema non è solo tecnologico, ma anche organizzativo.

Perché dovremmo permettere di arrivare al punto dove i pendolari dovrebbero considerare ogni giorno una novità qualsiasi il fatto di arrivare in orario? Non ci dovrebbero essere scuse possibili. Ci dovremmo chiedere semplicemente che il ministero e le aziende che gestiscono questi servizi di trasporto facciano qualcosa per migliorare la situazione.

Perché questa è la cosa più preoccupante: non credo che stiamo ricevendo tutta l'attenzione che serve per risolvere il problema. La gente che utilizza questo servizio di trasporto è abbastanza consapevole delle problematiche quotidiane e sta soffrendo di conseguenza. Non dovremmo permettere di arrivare al punto dove la situazione si destabilizza, dove la fiducia viene persa e l'attenzione si spegne.

Ci dovrebbe essere un senso di urgenza e questo senso di urgenza non solo riguarda il ministero, ma anche le aziende private che gestiscono queste linee. C'è un problema tecnologico, organizzativo e anche sociale che sta emergendo e non stiamo facendo abbastanza per risolverlo. Non ci dovremmo permettere di perderci tempo in discussioni e polemiche quando il problema è chiaro e presente ogni giorno sulle strade e alla stazione Termini.


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