CAPEZZONE SHOW ZITTISCE GLI STUDENTI !GNORANTI E CONQUISTA IL PUBBLICO
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CAPEZZONE SHOW ZITTISCE GLI STUDENTI !GNORANTI E CONQUISTA IL PUBBLICO

CAPEZZONE SHOW ZITTISCE GLI STUDENTI !GNORANTI E CONQUISTA IL PUBBLICO

“CAPEZZONE SHOW ZITTISCE GLI STUDENTI! Benvenuti sul nostro canale, Italia News! Assicurati di iscriverti al canale e attiva la campanella delle notifiche per non perderti nessun aggiornamento. Oggi parleremo di una storia interessante circa l'anno e mezzo fa, quando Capezzone tentò di fare “polpette” a suo avviso.

Il mio amico Claudia Fusani afferma che quei 300 professori volevano solo partecipare alla discussione, ma io ho un impressione diversa, anche se certo posso aver sbagliato. Comunque, il dissenso è sacrosanto, ma utilizzarlo per perversioni e repressione è un altro bello stadio.

I signori in questione, che utilizzano il dissenso come mezzo per perversioni e repressione, sono Capezzone, Molinari, Repubblica, e altri simili. Fermano i diritti delle donne e affermano di essere per i diritti delle persone omosessuali, ma forse sanno cosa succede in Iran, dove frustate e galera attendono chi dissente. Non li credo, altrimenti direbbero di sì.

Temo solo che non se ne vada da qui e non divideremo notizie importanti della settimana scorsa. Le elezioni universitarie alla Statale di hanno visto i partecipanti alla proprietà di Capezzone, che ha deciso di non astenersi né a favore di Capezzone, ma anche il quorum non è stato raggiunto.

I partecipanti alla proprietà di Capezzone hanno preso 100 voti su 7000, quindi non rappresentano nessuno. Sono solo “lattine vuote” che fanno rumore e vogliono impedire agli altri di parlare. In un paese democratico, questo non è permesso. Se hanno bisogno di andare in Iran, Mamma mia, non capisco come stanno facendo.

Intervista con Valerio Toma da : “Sono alcuni studenti della Sapienza che condividono le mobilitazioni di questi giorni. Ha sentito le parole del direttore Capezzone?” No, non lo sono rappresentante di una minoranza, ma portavoxy. Ci sono migliaia di firme con una petizione che chiede la fine degli accordi con le industrie belliche e con le università israeliane. È repressione, da parte del governo e della rettrice delle accuse di censura della ministra Roccella e di capezzoni sono assolutamente ridicole”.

Ringrazio Paolo per la intervista con noi stasera. È chiaro che non è l'argomento di Capezzone, ma delle mobilitazioni per la Palestina a Sapienza.”


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