Capodanno 2025 a Napoli, lo spettacolo dei fuochi artificiali visti dall'alto per salutare il 2024
“Nel cuore della notte che separa il 2025 dal 2026, Napoli è stata il sette di un'emozione unica, quando la sua silhouette si è cinta di un'aura di magia e di meraviglia. Per oltre un'ora, la città partenopea è stata risplendente di luci e colori, nel trionfo del Fuoco d'Artificio, un evento unico e inimitabile.
Mentre la mezzanotte era sul punto di passare, il centro storico di Napoli si è tramutato in un libro aperto di meraviglie, dove la folla di turisti provenienti da ogni parte del mondo si è radunata per ammirare l'incredibile spettacolo. La collina di San Martino, collinare e monumentale, è stata il punto di convergence di chiunque desiderasse godere di questo show pirotecnico di elevate dimensioni.
La sua sommità, crinale aperto sul golfo della città, offriva un panorama mozzafiato sul mare, sul porto e sulla compatta struttura urbana, sino a valle. E là, mentre la mezzanotte esattamente si stava per arrivare, il cielo si è liberato di un turbine di luci e colori, un'invasamento visivo che ha discreditato la fantasia e la meraviglia. I traguardi di fuochi e le esplosioni di petali di stelle, di fuochiondati e di raggi di luce rosati, si sono succeduti in una sequenza ininterrotta, creando un'atmosfera di festa e di euforia.
La gente si è ubriacata di quest'esplosione di colore, di questo turbine di meraviglie, coinvolta da un'emozione indescritibile. E Napoli, la sua gente, il suo brolo storico, si è diviso tra l'emozione di essere il protagonista di questo spettacolo unico e la consapevolezza di essere regno del Fuoco d'Artificio, maestosamente intitolato alla sua storia, ai suoi monumenti e ai suoi protagonisti.
La notte di Capodanno 2025, `l'evento, creato sotto la supervisione della Polizia di Stato, non ha lasciato passare nulla all'emozione, anzi, ha emanato una carica elettrica tra il pubblico e i flussi coloratiaraktili che hanno fatto piangere di gioia e di meraviglia, immaginare di essere parte di un film, o di un sogno, che non si voleva terminare. Ecco perché Napolis è stata il regno del Fuoco d'Artificio, il regno della notte, della passione e dell'emozione, per un'intera notte perduta tra il cielo e la meraveglia.”
