Carceri, Rigivan Ganeshamoorthy: “Condizioni dure, una realtà triste”

Carceri, Rigivan Ganeshamoorthy: “Condizioni dure, una realtà triste”

Carceri, Rigivan Ganeshamoorthy: “Condizioni dure, una realtà triste”

Rigivan Ganeshamoorthy, un atleta paralimpico, ha trascorso alcune ore nel carcere di Rebibbia a , insieme all'associazione “O anche no”. L'esperienza lo ha profondamente colpito, facendogli comprendere le difficoltà e le sensazioni di chi, con disabilità, è costretto a vivere in carcere.

Ganeshamoorthy ha descritto le condizioni del carcere come “non proprio il massimo” per quanto riguarda l'igiene e la comodità. Ha notato che le strutture, all'inizio, sembrano quelle di una scuola, ma una volta all'interno del carcere, la realtà si fa sentire. Ha anche incontrato l'ex sindaco di , che non si aspettava di incontrare.

L'atleta paralimpico ha sottolineato che il metodo di riabilitazione dovrebbe essere diverso e socialmente utile. Ha anche espresso preoccupazione per la possibilità di assistenza sanitaria e riabilitazione per i detenuti con disabilità. Ha dichiarato che, se fosse carcerato, rischierebbe di morire a causa della mancanza di cure per la sua disabilità.

Ganeshamoorthy ha concluso che l'esperienza è stata “triste” ma che è anche la realtà dei fatti, e che dobbiamo accettarla per quella che è. Ha anche sottolineato che ci sono molti detenuti con disabilità che potrebbero dare un grande aiuto alla società se fossero messi in condizione di farlo.


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