Carl Brave: «Nel mio Amarcord ricordi belli e brutti. Sanremo? Potrei andarci. Ecco la cosa peggiore che ho fatto»
La vita per strada, i vicoletti, i 126 scalini di viale Glorioso. E' vissuta, sudata e molto amata la Roma di Carl Brave. Al suo quarto album appena pubblicato, riavvolge il nastro dei ricordi vagando da Trastevere a Capocotta, da amicizie finite, follie e incontri pericolosi.
Il cantautore romano (Carlo Luigi Coraggio sui documenti di identità), con i 13 brani di “Notti brave Amarcord”, torna alle origini, alla verginità di una musica con cui ha raccontato non solo la sua generazione classe '89 ma soprattutto se stesso. Il rap urban, la melodia, il testo schietto e i cori con amici e conoscenti che sperimentano l'IA. Nessun feat., in controtendenza, a…