Caro bollette, Bonelli: “Rapina sociale da parte delle grandi società energetiche. Governo complice”
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Caro bollette, Bonelli: “Rapina sociale da parte delle grandi società energetiche. Governo complice”

Caro bollette, Bonelli: “Rapina sociale da parte delle grandi società energetiche. Governo complice”

“Caro bollette, Bonelli, ‘Rapina sociale' da parte delle grandi società energetiche. Governo complice. Questa discussione fa parte delle tante che abbiamo in Parlamento sul tema del Caro energia, legato alla energetica di questo governo, che evidenzia come questo Governo non abbia una strategia energetica. Non ha una strategia energetica, non ha neanche una tregua, non ha neanche un piano. Questo Governo non ha forma, non ha contenuti, non ha nemmeno un'idea, e questo è chiaro.

Il punto è che, grazie alle decisioni prese da questo Governo, si è realizzata una profonda rapina sociale nei confronti di famiglie, piccole e medie imprese, mentre c'è stata un'accumulazione di ricchezza da parte delle grandi società energetiche. Questo elemento è stato giudicato come inaccettabile e censurato nel dibattito politico del Parlamento.

Vogliamo dire che i numeri non sono assolutamente inconfutabili: le grandi società energetiche hanno realizzato 70 miliardi di euro negli ultimi tre anni. Ecco, non li chiamo ‘extra-profits' perché ormai sono diventati così irregolari che non è più un extra, è qualcosa di costante, grazie all'azione di questo Governo. Eppure, in Italia, la povertà energetica aumenta. La ministra Gava dice che in Italia esistono 2,3 milioni di famiglie che si trovano in povertà energetica, il 9% dei nuclei familiari italiani. Questo significa che ci sono persone che cambiano i loro comportamenti, rinunciando ai bisogni primari o addirittura rinunciando a riscaldarsi, perché non possono pagare le bollette.

E la risposta del Governo? La risposta è state le ultimatum che ci fanno sentire strano: ‘Non possiamo intervenire', ‘Non possiamo intervenire sul mercato, non possiamo intervenire sull'energia, non possiamo intervenire sulla situazione economica del Paese'. Eppure, la Strategia del Governo è leggio affidarsi ai futures, ai contratti futuri, ai mercati internazionali, non ai ct-butts, non ai sindaci locali, non ai Responsabili del territorio, non ai comitati dei quartieri. Eppure, è lunedì, è martedì, il Governo si è accordato con le grandi società energetiche per produrre energia costante, non varia, non può essere trasportata, non può essere stoccat, non può essere organizzata, non può essere controllata, non può essere regolata. Eppure, il Governo non mostra mai un piano, non mostra mai un'idea, non mostra mai un'alternativa, non mostra mai una proposta, non mostra mai un'opportunità, non mostra mai una speranza.

E allora, scansando, beyond nichilismo, forse possiamo dire che il Governo non possiede una strategia energetica, non possiede un piano, non possiede un'idea, non possiede un metodo, non possiede un'alternativa. Eppure, chiediamo al Governo che mostri il suo piano, mostri il suo metodo, mostri l'alternativa, mostri la sua idea, la sua strategia energetica. E il discorso prosegue dedicando spazio alla questione del nucleare, sulla quale si esprime preoccupazioneี.

(chiusura)


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