Caro Matteo Renzi, è l'ora delle dimissioni: il futuro del centro senza il tuo ingombrante ego
Caro Matteo Renzi, a questo punto proviamo a fare un discorso di fondo. Vale la pena spenderlo per te, visto che riformista lo sei – senza dubbio, al punto che hai persino diretto questo giornale! – e che tante speranze le hai suscitate, da più di dieci anni a questa parte, in tutti coloro che aspirano ad un'Italia più moderna, competitiva, aperta e innovativa.
Speranze forse eccessive all'inizio, alimentate dalla fame di leadership di cui il paese aveva (e continua ad avere) bisogno, poi via via ridimensionate fino ad essere risucchiate inesorabilmente, sconfitta dopo sconfitta, nel buco nero del tuo solipsismo, che ieri – nell'intervista che hai dato alla Stampa – ha fatto un bel passo avanti. Non tanto per le solite, stanche esibizioni verbali, piene di calembour, richiami…