CASAL PALOCCO, TRE YOUTUBER VERSO IL PROCESSO
Il Presidente dell'Osservatorio Nazionale per le violenze e i suicidi, Stefano Callipo, ha analizzato il caso dell'incidente di Casal Palocco, in cui un bambino di 5 anni è morto a causa di un incidente stradale causato da un conducente che guidava una Lamborghini a oltre 250 km/h.
Callipo ha affermato che il problema non è solo la velocità, ma anche la mancanza di controllo e la sottovalutazione della potenza delle macchine. Ha anche sottolineato che la società sta creando una cultura di “supereroi” che si sentono onnipotenti e invincibili, anche quando guidano macchine potenti.
Il criminologo Sergio Caruso ha aggiunto che la società sta vivendo una evoluzione negativa, in cui il progresso tecnologico non è accompagnato da una crescita mentale e emotiva adeguata. Ha anche sottolineato che i giovani stanno creando un'identità ideale attraverso i videogiochi e le sfide online, che possono portare a comportamenti pericolosi e violenti.
L'avvocato Antonello Viola ha concordato sull'importanza di rivedere la legislazione sugli omicidi stradali, in modo da rendere più severe le pene per chi si rende colpevole di tali reati. Ha anche sottolineato che la morte del bambino non valeva la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione per il conducente.
La giornalista Simona Berterame ha aggiunto che la questione non è solo legata alla pena, ma anche alla rieducazione e alla riabilitazione del conducente, in modo da evitare che simili incidenti si verifichino in futuro.
In sintesi, il dibattito ha sottolineato l'importanza di una maggiore consapevolezza e responsabilità nella guida, nonché di una revisione della legislazione sugli omicidi stradali, per prevenire incidenti simili e garantire giustizia per le vittime e le loro famiglie.
