Caso Almasri, Ricciardi: “Scandalo inaudito, Meloni venga in Aula e si prenda le sue responsabilità”
“Caso Almasri, Ricciardi: “Scandalo inaudito, Meloni venga in Aula e si prenda le sue responsabilità” – Il Collegio dei deputati M5S si è espresso oggi in Aula, chiedendo alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di presentarsi in Parlamento per spiegare il caso Almasri, coinvolto in un rimpatrio illegale di un criminale libico utilizzando un aereo di Stato. Il deputato M5S, Ricciardi, ha affermato che “questo è un scandalo inaudito” e che “non è accettabile che la premier non si presenti in Aula per rispondere delle responsabilità”. Ha ricordato che il suo partito aveva già chiesto la settimana scorsa che Meloni intervenisse sulla vicenda e che ora, più che mai, la sua assenza è “inaccettabile”.
Ricciardi ha anche accusato la premier di “accerchiamento della magistratura”, poiché si è sentita gridare “all'alto tradimento” nei confronti del presidente del Consiglio, durante la pandemia, chiedendo che la magistratura intervenisse. Ha aggiunto che non è giusto accusare la magistratura di non fare il suo lavoro, poiché “la magistratura è l'unico garante della nostra democrazia”.
Ha anche criticato la premier per non prendere le sue responsabilità e per dare sempre le colpe ad altri. “La premier non è più la Calimero della politica che si ritrova coi suoi amici fascisti a Colle Oppio”, ha affermato Ricciardi, “la premier è presidente italiano e si deve prendere una responsabilità”. Ha quindi chiesto a Meloni di “venir in Aula a rispondere su questo scandalo inaudito” e di non dare le colpe ad altri.
Il deputato M5S ha anche parlato della situazione attuale, affermando che “gli sbarchi sono raddoppiati rispetto al gennaio del 2024” e che “la sicurezza nelle nostre periferie non esiste”. Ha accusato la premier di non avere una politica efficace sulla questione dell'immigrazione e di dare sempre le colpe ad altri. “La premier non può dare le colpe ad altri”, ha affermato Ricciardi, “deve prendere le sue responsabilità e rispondere alle accuse”.
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