CASO MARCO VERONESE, SI CERCA L’ARMA DEL DELITTO

CASO MARCO VERONESE, SI CERCA L’ARMA DEL DELITTO

CASO MARCO VERONESE, SI CERCA L’ARMA DEL DELITTO

Gli ospiti della trasmissione sono stati la dottoressa Patrizia Giusti, avvocato penalista e criminologa, la dottoressa Silvia Mangiapelo, criminologa e psicologa forense, il professor Francesco Galassi, medico e antropologo, l’avvocata Elisabetta Aldrovandi e il corrispondente Fabio Tanzilli da Bardonecchia.

La discussione si è concentrata sul caso di Marco Veronese, un uomo che è stato ucciso con 26 coltellate. L’omicidio sarebbe stato commesso dal compagno della ex di Veronese, che aveva già manifestato comportamenti aggressivi e controllanti nel passato.

Gli ospiti hanno analizzato la dinamica della relazione tra la vittima e la sua ex, evidenziando come la donna avesse cercato di screditare Veronese come padre e avesse utilizzato i figli come strumento per controllarlo. Hanno anche discusso di come l’omicida avesse già manifestato segni di aggressività e di come la vittima avesse cercato di proteggere i suoi figli.

Il professor Galassi ha spiegato che la rottura di una relazione può portare a cambiamenti nel circuito neurochimico del cervello, facendo sì che la figura del ex compagno o compagna possa essere vista come una minaccia o un competitore. Tuttavia, ha anche sottolineato che la maggior parte delle persone è in grado di modulare il proprio rapporto con gli altri e di condurre una vita tranquilla e funzionale.

La trasmissione si è conclusa con la promessa di tornare a parlare del caso di Marco Veronese e di continuare a seguire le indagini. Gli ospiti hanno anche sottolineato l’importanza di riconoscere i segni di una relazione tossica e di agire tempestivamente per prevenire tragedie come quella di Veronese.


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