CASO PAGANELLI, POSSIBILE SCARCERAZIONE PER DASSILVA: IL CONFRONTO IN STUDIO
Il dottor Francesco Galassi, medico e antropologo, ha espresso il suo parere sull’importanza delle reazioni emotive nelle indagini sui crimini. Ha affermato che il focus sulle reazioni emotive è una caratteristica tipicamente italiana e che non tutti reagiscono allo stesso modo a determinati eventi. Ha inoltre sottolineato che le reazioni alla visione di un cadavere o di una persona vittima di un omicidio possono essere molto variegate e che non si può giudicare la colpevolezza di una persona solo sulla base della sua reazione emotiva.
Nel caso specifico dell’omicidio di Pierina Paganelli, il dottor Galassi ha affermato che non si può escludere che Alberto Stasi fosse realmente scioccato e che la sua reazione fosse genuina. Ha inoltre sottolineato che la memoria umana è influenzata dalle emozioni e che i ricordi possono essere distorti o falsi.
Il dottor Palmeggiani ha sottolineato che la credibilità di una testimonianza può essere influenzata dalle prime dichiarazioni false e che la memoria di un testimone può essere viziata da falsi ricordi o situazioni emotive.
Il dottor Doronzo ha aggiunto che lo shock emotivo può essere una causa di amnesia e che la memoria può essere influenzata da fattori esterni, come la mediaticità del caso.
In sintesi, gli esperti hanno sottolineato che la memoria umana è complessa e influenzata da molti fattori, e che la credibilità di una testimonianza può essere messa in discussione se si basa su ricordi che possono essere stati distorti o falsi. Il caso di Giuliano Saponi, che ha riacquistato la memoria dopo un incidente, è stato citato come esempio di come la memoria possa essere influenzata da fattori esterni e di come la sua testimonianza possa essere messa in discussione.

