Caso Paragon, Ordine dei giornalisti e Fnsi presentano denuncia: “Diteci chi spia i giornalisti”
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l'Ordine Nazionale dei Giornalisti hanno presentato oggi una denuncia alla Procura di Roma per fare chiarezza sul caso dei giornalisti e attivisti spiati mediante lo spyware Graphite della società Paragon Solutions. La denuncia è stata firmata da Giovanni Minghella, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e Marcel GPI, presidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Secondo Minghella, la denuncia è stata presentata per fare luce su un caso che potrebbe avere ripercussioni ampie e gravi sulla democrazia italiana, in quanto si tratta di giornalisti che sono stati spiati illegalmente e illegittimamente. “Non è tollerabile – ha affermato Minghella – che non si sappia chi e perché ha spiato dei giornalisti. È una situazione che confligge con gli elementi basilari di uno stato di diritto e di una democrazia”.
La denuncia è stata presentata malgrado il governo abbia deciso di non rispondere affermando che non vi sarebbero stati segreti di stato sul caso, affermazione che Minghella ha definito “gravissima”. La denuncia chiede alla magistratura di fare luce sul caso e di identificare chi ha commesso questi illegali atti di spionaggio.
La questione è particolarmente grave, secondo gli organismi dei giornalisti, poiché l'elenco dei giornalisti spiati è ancora incompleto, e pare che lo spyware abbia intercettato le comunicazioni di molti altri colleghi. La denuncia sospende quindi di scoprire il vero extent dei danni causati da questo caso e di proteggere i diritti dei giornalisti e dei cittadini italiani.
La denuncia è stata definita come “una forma di protesta contro l'omertà e la segretezza” e come “un'importante azione di sindacato” per proteggere i diritti dei giornalisti e garantire la libertà di stampa. Inoltre, la denuncia vuole “fare luce sulla gravità del caso e sulla serietà delle azioni dei soggetti coinvolti”.
