Caso (Pd): “Rai svilita dalla maggioranza. Basta con tele-radio meloni”
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Caso (Pd): “Rai svilita dalla maggioranza. Basta con tele-radio meloni”

Caso (Pd): “Rai svilita dalla maggioranza. Basta con tele-radio meloni”

Ecco la riscrittura del testo in italiano, senza introduzione e con altered arco di 800 parole:

“Caso (Pd): ‘Rai sottoutilizzata dalla maggioranza. Basta con Teleradio Meloni'. Grazie, presidente e rappresentante del governo, onorevoli colleghe e colleghi, intervengo per presentare la mozione a prima firma Braga, insieme a Riccardo Ricciardi Zanella, Richetti, Faraone, Graziano Caratenuto e Boschi. Abbiamo presentato insieme a tutte le forze di opposizione la RAI è un patrimonio per il Paese, la grande azienda culturale italiana con più di 12.000 dipendenti, un brand che la rende riconosciuta nel mondo come servizio pubblico di informazione. Purtroppo, in questa fase, l'atteggiamento e il comportamento politico istituzionale dei partiti di maggioranza stanno svilendo il ruolo e stanno mortificando la professionalità che operano quotidianamente all'interno di questa azienda. Il presidente ben sa che vi è uno stallo pericoloso che si protrae dal molto tempo sulle nomine dei vertici, che si riflette perfino sull'ordinario funzionamento della Commissione parlamentare di vigilanza. Il Pd ha più volte denunciato questa situazione di paralisi, ha chiesto l'intervento dei presidenti delle Camere per sbloccare il sistema e chiedere ai partiti di maggioranza di rispettare le prerogative parlamentari e la RAI, nel suo complesso, in questi mesi assistiamo a una fase calante di ascolti, un'offerta di format non apprezzati dal pubblico, a cadute di stile che fanno un torto profondo alla storia della RAI. Per noi Telemeloni non è uno slogan, ma è la sintesi di quanto in questi anni di governo avete fatto della RAI, naturalmente e piegandola alla maggioranza e poi anche le radio, siamo a Teleradio Meloni, continuerà un'occupazione permanente della RAI del governo, quando si arriva addirittura a dare notizia dell'assoluzione di un esponente del governo, poi essere smentiti dai fatti e lo stesso direttore viene spostato.

L'articolo 3 stabilisce che gli Stati membri hanno il dovere di rispettare il diritto dei destinatari ai servizi dei media e di avere accesso a una pluralità di contenuti mediatici editorialmente indipendenti, nonché di garantire l'esistenza di condizioni generali di contesto editoriale finalizzate a salvaguardare un dibattito libero e democratico.

Noi chiediamo al governo un impegno preciso: smettere di tenere in ostaggio la RAI, l'esecutivo deve rispettare le scadenze previste dal European Media Freedom Act, rimediando ai ritardi che ci sono già e porre in essere il pieno rispetto delle prerogative parlamentari e del ruolo della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale della vigilanza dei servizi radio televisivi. Noi vogliamo una RAI che torni servizio pubblico radio televisivo e non uno strumento di propaganda della maggioranza di turno.”


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