Castellammare, la mamma del post di denuncia sugli abusi della prof: “Non siamo camorriste bugiarde”
Davanti alla scuola media “Salvati” di Castellammare di Stabia, vicino Napoli, il freddo e il gelo sembrano fagocitare tutto quello che c'è intorno. Le mamme arrivano lentamente, a pochi minuti dal suono della campanella, come un orologio svizzero, per aspettare i loro bambini. Non è un giorno come un altro, ma è quello dell'arresto di un'insegnante di sostegno, accusato di violenza sessuale a danno di minori. Le mamme arrivano una dopo l'altra, portando con sé un senso di rabbia e di frustrazione.
“Avevamo ragione noi, non siamo bugiarde” dicono, riferendosi alle accuse che avevano fatto contro l'insegnante in precedenza. Ora, le indagini dovranno chiarire cosa sia veramente accaduto. Le mamme raccontano di aver visto delle chat e di aver ascoltato un audio che sosteneva le loro accuse. Inoltre, altre prove sono state portate in evidenza, ma l'insegnante non si è ancora dichiarato colpevole.
“Il mio ragazzo mi ha detto che gli altri bambini gli avevano detto che l'insegnante aveva fatto certe cose, ma lui non ci credeva” racconta una mamma. “Ma poi gli è stato mostrato un video e lui si è reso conto di cosa era realmente successo”. Le mamme sono sciocche e deluse, soprattutto per il fatto che l'insegnante sia stato accusato di violenza sessuale. “Non siamo bugiarde, noi non siamo bestie camorriste” dicono, indignate.
Secondo le mamme, il problema è stato scoperto solo perché alcuni bambini avevano deciso di parlare. “Se non fossero stati questi ragazzi, forse non si sarebbe mai scoperto” dicono. Le mamme sono convinte che l'insegnante sia colpevole e che abbia meritato di essere arrestato. “Io l'avrei distrutta nel carcere” dice una mamma, mentre un'altra aggiunge: “Ha capito che non l'avrei portata in giro, non lo farei mai”.
Le mamme sono anche deluse per il fatto che le maestre della scuola non si siano mai pronunciate contro l'insegnante, nonostante le accuse fossero state portate avanti. “Le maestre non si sono mai pronunciate con noi, non si sono mai difese i nostri figli” dicono. Tuttavia, le mamme sono felici che la verità sia venuta fuori e che l'insegnante sia stato arrestato.
Ora, le mamme si aspettano che le indagini continuino per chiarire tutto. “Non siamo bugiarde, noi non siamo bestie camorriste” ripetono, rifiutandosi di credere che l'insegnante possa essere innocente. “Avevamo ragione noi, ora è il momento di ripulire la scuola” dicono, sperando che il futuro sia più chiaro e più sicuro per i loro bambini.