Cecilia Strada: “Paghiamo paesi che non rispettano diritti umani per tenere persone in gabbia”
Cecilia Strada, un'attivista che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani, ha recentemente presentato un rapporto shock sul traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Il suo lavoro è un importante documento che ci porta alle prove di quello che succede veramente dietro l'etichetta dell'esternalizzazione delle frontiere.
Strada sostiene che i governi, compreso il governo italiano, stanno finanziando esattamente il traffico di esseri umani e le sofferenze indescrivibili che i migranti subiscono. Le frontiere tunisine e libiche sono teatri di violenze e torture, dove le persone sono trattate come schiavi e animali. I militari tunisini e libici sono coinvolti in questo sistema di oppressione, che consiste nel trattenere le persone in gabbie e nel sfruttarle per fini economici.
Strada ha raccolto testimonianze dirette di persone che hanno subito queste violenze e ha individuato luoghi di detenzione e passaggi di frontiera. Le immagini dei luoghi che ha identificato sono state confermate dai testimoni, rendendo il suo rapporto un documento imprescindibile per comprendere la realtà del traffico di esseri umani.
Secondo Strada, il traffico di esseri umani è realizzato sotto l'ombrello della Commissione Europea, che ha confermato il sostegno a questi accordi con la Tunisia e la Libia. Ciò è scandaloso, poiché i governi europei stanno finanziando la detenzione e la tortura di persone migranti, soggetti a violenze e umiliazioni.
Strada chiede di porre fine a questo sistema di oppressione e di finanziare canali d'accesso sicuri e legali per i migranti. È necessario informare la popolazione europea sulla realtà del traffico di esseri umani e sulle sofferenze che i migranti subiscono, in modo da poter agire congiuntamente per porre fine a questo sistema di oppressione.
Il rapporto di Strada è un importante documento che ci invita a ripensare la nostra politica migratoria e a prendere atto della realtà del traffico di esseri umani. È necessario agire con urgenza per porre fine a questo sistema di oppressione e per garantire i diritti umani di tutti, indipendentemente dalla loro nazionalità o condizione migratoria.