Celebrazioni Rai con Bruno Vespa, è polemica per Porta a Porta
La serata delle celebrazioni Rai ha generato polemiche per l'esclusione di Porta a Porta dalle celebrazioni dei 100 anni del Servizio Pubblico. Bruno Vespa, conduttore del programma, ha lasciato il Palazzo dei Congressi indignato a causa della scelta non prevista. L'inviato speciale racconta di non si aspettava affatto di essere escluso dalle celebrazioni, vista la lunga storia del programma nella seconda serata televisiva.
Vespa ha spiegato di aver lasciato il Palazzo dei Congressi senza attendere ulteriore spiegazione dalla Rai, poiché non ha potuto accettare il trattamento riservato al programma. Ha anche fatto presente che, nonostante la Rai abbia accennato ai 70 anni della televisione, non è stato nemmeno menzionato Porta a Porta, fondamentale per la programmazione televisiva italiana, nonché per l'impegno di Vespa come reporter e conduttore nel corso degli anni.
La capogruppo di Italia Viva, Maria Elena Boschi, si è schierata a sostegno di Vespa, definendolo un “foggia all'occhiello” della Rai che ha accompagnato la crescita culturale dell'Italia. Allo stesso modo, Vespa ha affermato che la Rai non doveva cancellare la sua storia di 30 anni, che è una “storia italiana”.
Tuttavia, la Rai ha spiegato che la scelta artistica per la serata, compresa la musica e le sigle, è stata volta alla presentazione di altri programmi storici come “TV7” e “Quark”, e che non c'era spazio per Porta a Porta. La Rai ha anche confermato che Vespa saranno comunque ancora presenti alle celebrazioni per i 100 anni del Servizio Pubblico, con un intervento previsto alla Camera il 11 ottobre.
In sostanza, l'esclusione di Porta a Porta dalle celebrazioni Rai è diventata un nuovo modo per accendere polemiche intorno alla Rai e alle sue ultime decisioni, proprio in un momento in cui l'azienda cerava di celebrare una storia importante.