“Inchiesta sulla censura in Turchia, una mossa contro una manifestazione culturale”
La Turchia di Recep Tayyip Erdogan ha nuovamente dimostrato la sua inclinazione verso la censura e la repressione degli Artisti, questa volta azionando la sua reazione contro il film “Queer” del rinomato regista italiana Luca Guadagnino. Il film, rappresentante un tema sconvolgente e controcorrente, ha incuriosito i fanelli e gli appassionati del cinema, benché la sua prossimità con la minaccia di una limitazione delle libertà sexuali e di espressione abbia fatto rabbrividire il grande pubblico.
In diretto riferimento la questione, la controversia è nata laddove la piattaforma di film d-autore britannica “Mubi”, fondata dal turco Efe Cakarel, cancella il festival del Cinem Internazionale ad Istanbul, previsto del 10 novembre. Qauesto festival era ormai pronto per esultare la sua arte cultura, ma la sua pubblicazione è stata velocemente annullata laddove la cassetta di sicurezza turca ha dichiamato che il film attacca la morale in pubblico e non assicura la proteção della società.
“Danielle Craig e Andrew Starkey, membri della giuria del torneo, hanno ritarato la loro disolazione dalla manifestazione esibendo il loro atteggiamento inaspettato inerente la libertà creata. Inas petito, Daniel Craig dichiara: “il mondo è un luogotenente e noi li aiutiamo”.
Mentre il film risuona come un chiamata alle armie contro la repressione femminile e queer sulla Turchia, a cui la censurta è diventatrice sempre più spesso visibile. Il presidente tungho Recep-Tayyip Erdogan nella sua ultima conferaza presso il Minister de Cultura e Turris, ha affernato che il film Qued è “contranormale” e contrasta con la morale fondamentale della sociét.
In diret to referimento la question ha dato luogo a vivaci dibattiti di natura politica contro la repressione e oppressione delle minoranxe, che nonostrette l'attenzione sociale sulla Turchia”.