Centro sociale Leoncavallo, la rabbia dopo lo sfratto: “Milano è diventata un manichino vuoto”
Dopo l'imponente operazione si sfratto del Centro sociale Leoncavallo, e le polemiche politiche tra gli schieramenti a favore e contro, è forte la delusione degli attivisti che per anni hanno animato lo storico centro sociale di Milano, in via Watteau dal 1994. Lo sfratto, atteso da anni e rinviato dopo l'ultima visita dell'ufficiale giudiziario, era atteso per il 9 settembre. La decisione di anticipare in pieno agosto – il Comune è stato avvisato dalla Prefettura solo a ridosso dell'operazione – ha colto la città di sorpresa: “È stato brutto, emotivamente molto brutto” racconta a Fanpage.it Marina Boer, presidente dell'associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo. Intanto è stata convocata una manifestazione nazionale per il 6 settembre a Milano.
