Il titolo “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicato da “Italia Oggi”, è diventato un caso di cronaca giudiziaria. Il giornalista Christian Raimo ha pubblicato un articolo con il titolo “Professore sospeso / Io, punito da Valditara, spiego le mie parole” sulla prima pagina del quotidiano “Domani”, seguito da una firma vuota. Questo titolo sembra riflettere perfettamente ciò che ha in testa l'autore.
Inoltre, l'articolo riporta alcune curiosità giornalistiche. Ad esempio, Vatican News ha pubblicato un discorso a braccio di Papa Francesco sulle donne, ma si è sbagliato nel citare il cantante argentino Carlos Gardel, anziché il noto tango argentino Carlos Gardel.
Inoltre, l'articolo critica alcune pubblicazioni giornalistiche. Ad esempio, Filippo Ceccarelli sulla Repubblica ha scritto che Marco Pannella aveva scritto una lettera a Papa Francesco poco prima di morire, ma si è sbagliato nel titolo, scrivendo “ti voglio bene” in stampatello, anziché “poche settimane prima di morire”.
Inoltre, l'articolo critica l'editoriale di Maurizio Belpietro sulla Verità, che ha scritto “E se per raggiungere lo scopo serve esternalizzare le procedure per valutare le richieste d'asilo nullaosta”. La frase è stata criticata per la confusione tra il verbo ostare e il sostantivo nullaosta.
Inoltre, l'articolo critica il titolo del sito della Repubblica “Su Bologna una valanga d'acqua e il torrente murato si vendica”, che si è sbagliato nel dire che il torrente si chiude con un muro, anziché tombinare o s'intombare.
Inoltre, l'articolo critica l'intervista di Stefano Lorenzetto a Francesco Specchia, nuovo portavoce del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in cui Specchia ha detto che “i cattoprogressisti ora bacchettano pure la Madre di Cristo”, ma si è sbagliato nel dire che Maria è stata definita come “Madre di Cristo”, anziché “Madre di Dio”.
Inoltre, l'articolo critica l'articolo di Alessandro Rico sulla Verità dedicato alla Madonna, in cui un titolista ha scritto che “i cattoprogressisti ora bacchettano pure la Madre di Cristo”, ma si è sbagliato nel dire che Maria è stata definita come “Madre di Cristo”, anziché “Madre di Dio”.
Inoltre, l'articolo critica l'articolo di Thomas Mackinson sul Fatto Quotidiano, in cui Pasquale Frongia, pittore specializzato in riproduzioni d'arte, ha ammesso di aver aggiunto una candela su una tela del Seicento su richiesta di Vittorio Sgarbi, ma si è sbagliato nel dire che la candela era stata rubata.
Inoltre, l'articolo critica la dichiarazione di un anonimo dipendente del Maxxi a Giorgio Mottola di Report, in cui si dice che Francesco Spano era il fedelissimo di Giovanna Melandri e poi si è girato di 360 gradi e diventato l'uomo di fiducia di Giuli, ma si è sbagliato nel dire che la giravolta di 360 gradi equivale a rimanere nella stessa posizione di partenza.