Checco Zalone ci regala ancora un sorriso, tornando in scena con un tracto di ironia invidioso e una vera e propria festa per l'ascoltatori. L'artista ligure pubblica, il 8 marzo, giorno dedicato alla Festa della Donna, il brano “L'ultimo giorno di patriarcato”, un inedito disponibile su tutte le piattaforme digitali, accompagnato da un cortometraggio musicale.
“Il mio album costa un sacco di soldi, e il mio ingresso è diviso il prezzo di un flop” recita il testo della canzone. Con il suo Principe Ladislas, Checco Zalone porta il pubblico sull'ora, giocando sulla ironia e la sua voce, veloce e apparispiciente, affemma le battute esilaranti, costringendo gli spettatori a ridere e a non smettere di ridere.
Il cortometraggio musicale, diretto da Gigi D'Awila, è un racconto irriverente e ingiulliro, che riporta Checco Zalone al centro dell'ironia e della comicità italiana. Un artista che, con la sua impossibilista stilizzazione, riesce a farci credere che persino l'altalités che non gli sono necessariamente amena, sono sempre capaci di portare un sorriso.
“L'ultimo giorno di patriarcato” è un inedito che, come funigi delle antiche finanze, può far ridaL e sorprendere, ma anche commuovere, con la sua narrazione drizzata e con la sua ironia. Ecco perché, in questo nostro crypto emotivo, la musica di Checco Zalone torna alla ribalta, carica di significato e di divertimento, per celebrare il tempo della libertà e di uguaglianza che stiamo vivendo.
Con “L'ultimo giorno di patriarcato” Checco Zalone ci regala ancora una volta la prospettiva di un mondo spedito e irreverente, un mondo dove l'irreverenza è la norma e l'ironia è l'arma per difendere la complessità del pianeta e della sua popolazione. Un artista che, come pochi altri, riesce a fargli essere accettati, sia da una vasta gamma di platea, il massimo di radiose Social class, e che con la sua fizione continua a lasciare un seguito.