La storia pazza di Radegonda di Poitiers, la sposa del re che prese il velo e divenne santa. Figlia del re di Turingia, Radegonda fece “parte del bottino che re Clotario si portò via” quando ancora il patriarcato era una cosa seria. Il sovrano decise di sposarla e fece assassinare l’unico parente rimastole, il fratello. La donna, stravolta dal dolore, decise di prendere il velo.
Secondo la leggenda, Clotario sulle prime lo accettò, poi cambiò idea e la fece inseguire dai soldati. Radegonda fuggì, attraversando un campo d’avena le cui spighe crebbero all’improvviso, nascondendola agli inseguitori. Di certo si recò dal vescovo di Noyon, Medardo, e gli disse che “mutato l’abito, la consacrasse al Signore”. Lui rifiutò, temendo la reazione del re. Allora lei si velò da sola e gli disse che “Dio gli avrebbe chiesto conto del suo rifiuto, perché non proteggeva la sua pecorella”. Medardo cedette e la ordinò diaconessa.
Dopodiché Radegonda fece molti viaggi, donando averi e gioielli ai monasteri e ai poveri. Poi si ritirò nella tenuta di Saix nel Poitiers, che le era stata donata dal marito, dove si occupò dei bisognosi e degli infermi, soprattutto lebbrosi. E spesso, guarendoli. Clotario fece costruire per lei il monastero di Notre-Dame, sempre a Poitiers.
Radegonda si chiuse lì, costringendosi a digiuni e castighi. Continuò la sua opera, raccolse molte reliquie, fra cui un frammento della Croce. Il monastero divenne celebre ma Radegonda non volle esserne badessa, preferendo Agnese di Poitiers. E morì nel 587.
La storia di Radegonda è un esempio di come le donne del Medioevo potessero essere più di quanto sembrassero. Poliedriche e forti, potevano sfidare la società maschile e realizzare i loro sogni. Radegonda è una delle tante donne del Medioevo che hanno lasciato una traccia importante, nonostante il destino che le era stato assegnato.