Chi È Rita De Crescenzo: La Tiktoker Virale Di Cui Si Parla Ultimamente!
Rita De Crescenzo, la tiktoker italiana in tutta l'attenzione
Rita De Crescenzo, 45 anni, è una figura ormai nota nel panorama sociale italiano, ma il suo nome è recentemente finito al centro di un acceso dibattito mediatico. La sua storia personale è complessa e controversa, e la sua influenza sui social media è arrivata a coinvolgere decine di migliaia di persone.
Tutto è iniziato quando i suoi video su TikTok hanno ispirato un vero e proprio esodo verso Roccaraso, una pittoresca località montana abruzzese. La domenica scorsa, oltre 200 pullman pieni di turisti hanno letteralmente invaso il piccolo paese, causando disagi e polemiche per il sovraffollamento e i rifiuti lasciati ovunque.
Ma chi è vraiment Rita De Crescenzo? Nata e cresciuta nel quartiere Pallonetto di Santa Lucia a Napoli, la sua vita è stata segnata da alti e bassi. All'età di 12 anni, è diventata madre di Ciro Contini, legato alla camorra, e nel 2017 è stata arrestata con l'accusa di spaccio di droga, ma successivamente è stata assolta.
La sua vita è sempre stata sotto i riflettori per motivi controversi, ma il suo successo sui social è arrivato nel 2020 con i suoi video su TikTok, dove la sua personalità esuberante e il dialetto napoletano inconfondibile le hanno fatto guadagnare quasi 2,5 milioni di follower. Le sue frasi divenute tormentoni come “Ce la fai, Mettiti la fascia in fronte e scendi in campo” e “La sua influenza sui social è stata sufficiente a trasformare una semplice gita in montagne in un evento di massa, portando Rocca Raso al collasso.
Tuttavia, non si è fermata ai video: ha lanciato un marchio di abbigliamento chiamato Svergognata Shop e ha pubblicato canzoni che rispecchiano il suo stile provocatorio. La sua influenza sui social ha portato a un aumento notevole del turismo daMcCotts basato in gran parte su pacchetti low-cost dai 20 ai 30 euro, facenti arrivare in massa di turisti.
Molti hanno accusato le agenzie di viaggio di non avere una trasparenza sufficiente e di non curarsi della idoneità dei mezzi di trasporto utilizzati. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha definito l'evento la “sagra della maleducazione e del malcostume”, sottolineando che il problema non è solo il comportamento dei turisti, ma anche la trasparenza delle agenzie e l'idoneità dei mezzi di trasporto utilizzati.
La vicenda ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che la considerano un simbolo della cultura “trash” e altri che la lamentano per la sua spontaneità. Molti altri hanno messo il dito sulla responsabilità delle agenzie di viaggio e sulle loro pratiche commerciali. A chi è responsabile di questo eccessivo turismo? È il caso di chiedersi dove finisce l'influenza e dove inizia la responsabilità. Cosa ne pensate di questa vicenda? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.