“CHIEDEVA BACI ALLA NIPOTINA IN CAMBIO DI SOLDI”. NONNO INDAGATO PER ABUSI – REGGIO EMILIA
Il 18 giugno a Reggio Emilia è iniziato il processo contro un nonno accusato di aver commesso abusi sessuali sulla nipote di 11 anni. Le molestie, avvenute in provincia, sono state scoperte grazie a una lettera scritta dalla bambina e trovata dalla madre. La lettera, intitolata “La lettera del cuscino rosso”, descrive i “baci non da nonno” che l'imputato chiedeva in cambio di soldi o favori e un cuscino rosso a forma di cuore come simbolo di protezione.
La madre della bambina, testimone chiave del processo, ha riferito in aula di episodi avvenuti in centri commerciali, come quando l'imputato le aveva messo una mano sulla coscia, e di un abuso avvenuto a casa dei nonni. La bambina, che è stata ascoltata in incidente probatorio e che è anche parte civile nel processo, ha descritto gli abusi subiti e il cuscino rosso che le era stato dato come simbolo di protezione.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri dopo la denuncia presentata il 27 febbraio 2023. L'imputato, che è stato rilasciato a piede libero, è difeso dall'avvocato Weer Burani e non era presente in aula durante il processo. Il processo, presieduto dal GUP Luca Ramponi, proseguirà con la testimonianza di altri testimoni.
La difesa non ha rilasciato commenti sulla vicenda. La lettera della bambina, che è stata definita “La lettera del cuscino rosso”, è stata considerata una prova importante nel processo e ha permesso di fare luce sugli abusi subiti dalla bambina.
Il caso ha sollevato grande attenzione e preoccupazione per la sicurezza e la protezione dei minori. La vicenda è un esempio di come gli abusi sessuali possano avvenire anche all'interno delle famiglie e di come sia importante ascoltare e proteggere le vittime.
Il processo sarà un'occasione importante per fare giustizia e per assicurare che l'imputato sia condannato per gli abusi commessi. La bambina e la sua famiglia hanno diritto a vedere giustizia fatta e a ricevere il sostegno e la protezione necessari per superare questo trauma.
Inoltre, il caso solleva anche la questione della prevenzione degli abusi sessuali e della importanza dell'educazione e della sensibilizzazione su questo tema. È fondamentale che le famiglie, le scuole e le comunità lavorino insieme per prevenire gli abusi e per proteggere i minori.
