Ci saremmo anche stancati del gossip, ci dite che idee avete per la cultura?
Più telenovela che Sodoma e Gomorra, la nuova vicenda del ministero della Cultura mette tristezza. Ed è penoso che si debba parlare di queste storie da Berlino anni Venti invece che di cose serie. In fondo, chi se ne frega delle peripezie dei capi di gabinetto di un ministero che dovrebbe fare notizia per le politiche di sostegno al cinema, all'audiovisivo, al teatro, alle filarmoniche, ai musei, ai siti archeologici, e invece. Allora dopo soli nove giorni si è dimesso il capo di gabinetto Francesco Spano, nominato da Alessandro Giuli in sostituzione di Francesco Gilioli che era su quella poltrona all'epoca – che pare così lontana, ma era ieri – di Gennaro Sangiuliano.
Siccome la vicenda presenta anche stavolta aspetti pruriginosi (anni fa Spano finì al centro di una…