Ci spiace per Carollo, ma limitare la vita altrui non significa essere "per la vita"
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Ci spiace per Carollo, ma limitare la vita altrui non significa essere "per la vita"

Ci spiace per Carollo, ma limitare la vita altrui non significa essere "per la vita"

Il pastore evangelico Luigi Carollo sostiene che le donne andrebbero costrette con la forza ad ubbidirgli e a subire il suo volere sui loro corpi perché lui sarebbe “per la vita”. Peccato sia una frasetta fatta, peraltro coniata dalle lobby forzanoviste, che parrebbe offendere l’intelligenza umana.

Il pastore vuol force farci credere che lui sarebbe convinto che qualcuno possa essere per la morte? Non sarà che gli altri siano semplicemente inclini a non giudicare, come peraltro suggeriva Gesù?
Eccezione fatta per quegli elettori dei partiti da lui sostenuti che esultano ogni volta che un italiano uccide uno straniero, nessuno è per la morte. E neppure lui parrebbe essere così “per la vita” quando si oppone al rispetto delle minoranze o si oppone ai corsi di educazione al rispetto, …

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