ciao maschio, il triumvirato giorgia-arianna meloni e patrizia scurti comanda il paese
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ciao maschio, il triumvirato giorgia-arianna meloni e patrizia scurti comanda il paese

L'Italia è guidata da un triumvirato femminile composto da , presidente del Consiglio, Arianna Meloni, sorella della presidente e coordinatrice della segreteria di Fratelli d'Italia, e Patrizia Scurti, capa della segreteria particolare della presidente. Questo potere, famiglia e ultimamente anche bunker è comandato da queste tre donne, con un controllo assoluto sulle decisioni politiche, le nomine, le strategie e le fortune dei ministri.

Arianna Meloni, sorella della presidente, si è congedata dalla relazione con Francesco Lollobrigida, precipitato in poche settimane da plenipotenziario di FdI a sottufficiale. Questo fatto ha portato i suoi detrattori nel partito a dubitare che il ruolo e il peso del ministro dell'Agricoltura dipendessero dal fatto che era “bravo”, come ha concesso ancora l'altro giorno Arianna in un comizio nel ferrarese, o dalla sua perduta affiliazione a un cerchio magico dalla circonferenza sempre più stretta.

La sorella di Giorgia, Arianna, ha un passato di militanza alle spalle, ma è al debutto in prima linea. Sostenere l'esposizione non è facile, come ha dichiarato Marco Marsilio, governatore dell' che conosce bene le sorelle e che trent'anni fa ingaggiò una giovanissima Giorgia per accudire la mamma.

Patrizia Scurti, l'altra componente del triumvirato, non ha il problema di apparire, non ha nemmeno i social, né quello di soffrire la pressione. Ha una impressionante resistenza fisica e mentale. Anche nei giorni in cui Meloni è provata, nervosa, irritabile, Scurti tiene botta. È l'ombra di Meloni da quasi vent'anni, una delle poche eredità di Gianfranco Fini che Fratelli d'Italia non ha disconosciuto, anzi.

Scurti è il pilastro del triumvirato e Meloni ha bisogno della sorella, ma la netta impressione è che senza Scurti non riuscirebbe ad andare avanti. È il marito di Scurti, capo scorta della presidente del Consiglio, ad aver gestito la revisione della scorta di polizia di Palazzo Chigi.

La cultura del triumvirato è quella del spionaggio e dei complotti. Ieri, in un retroscena della Stampa, si elencavano alcune figure che Meloni considererebbe possibili ideatori di trame contro la stabilità del suo governo: , l'ex agente segreto Marco Mancini e lo scrittore, ex piduista, Luigi Bisignani. È interessante notare che su almeno un nome della terna non sarebbe d'accordo Guido Crosetto, convinto a sua volta di essere oggetto di attenzioni, o disattenzioni, da parte della nostra intelligence.

La storia della famiglia Meloni è una storia di padri mancanti e rapporti difficili. Il padre di lasciò la famiglia quando era ancora una bambina e i rapporti non sono più stati recuperati. Il cuore del potere ora è come la famiglia di origine: senza padri né mariti.

In questo ambiente, il ruolo della sorella Arianna e della segretaria Patrizia Scurti è fondamentale per la stabilità del governo. Il controllo del potere è quindi nella loro mano e questo crea un ambiente di ansia e di tensione, dove la cultura del spionaggio e dei complotti è più diffusa che mai.

Tutto ciò che sta fuori è spionaggio, complotto, minaccia, sospetto. La paranoia è alle stelle e non c'è niente di strano in questo, dato il background delle tre donne che governano l'Italia. Il matriarcato di Palazzo Chigi è potere, famiglia, ultimamente anche bunker, e l'Italia è alla mercé di queste tre donne.

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