Cimitero Acireale, teschi e rifiuti: aree sequestrate per precarie condizioni igienico sanitarie
I Carabinieri della Compagnia di Acireale, insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Catania, con il supporto tecnico dell'ASP Igiene Pubblica e di due unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, hanno effettuato un controllo straordinario sulle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza del cimitero del comune etneo. Durante l'ispezione, le verifiche hanno riguardato le aree destinate alle tumulazioni, il cantiere per la costruzione di nuovi loculi e i rivenditori di fiori presenti nel piazzale antistante, rilevando un'occupazione abusiva di suolo pubblico di circa 200 metri quadri. Nell'area monumentale è stato scoperto un ossario contenente resti ossei non identificabili, senza alcuna forma di tracciabilità: almeno 30 teschi erano visibili nella fossa, la cui profondità e il cui contenuto totale devono ancora essere quantificati. L'area è stata quindi sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti. L'ispezione lungo le mura perimetrali del cimitero ha permesso di individuare una porzione di terreno adibita a discarica abusiva con tonnellate di rifiuti speciali, tra cui resti di bare, casse in zinco, indumenti e pezzi di corredi funebri, raccolti in modo approssimativo. Il materiale è stato sequestrato e collocato in container metallico per contenere il danno ambientale, mentre l'area sarà oggetto di successiva bonifica. Per motivi di sicurezza, l'accesso a due zone di sepoltura interrate, contenenti circa ottanta loculi, è stato temporaneamente limitato, in quanto ritenute pericolanti. I tecnici del NIL hanno inoltre riscontrato violazioni delle norme sulla sicurezza nei cantieri allestiti per la costruzione di nuovi loculi e di un forno crematorio. Le indagini sono tuttora in corso, con ulteriori accertamenti tecnici, al fine di chiarire le responsabilità nella gestione del servizio pubblico cimiteriale e porre rimedio alle criticità rilevate.
