Cina, continua a “conquistare” pezzi di Africa
L’Africa torna prepotentemente al centro delle prospettive di Pechino a cavallo del nuovo millennio. Quando l’occidente isola la Cina, questa cerca proiezione nelle regioni in via di sviluppo a partire dall’Africa. Succede per la prima volta dopo Tian’anmen: nel 1992, scrive Colarizi, “l’allora ministro degli Esteri Qian Qichen visitò 14 paesi africani, inaugurando una pratica ancora in voga. Quella che pare sia stata dapprincipio un’iniziativa personale è diventata una regola non scritta per la quale tutt’ora il capo della diplomazia cinese compie la prima trasferta estera dell’anno proprio nel continente africano”. Ancora di più questa tendenza si è accentuata dopo la crisi finanziaria del 2008 e il lancio della Belt and Road Initiative.