L’articolo presentato, intitolato “E in ‘tutto ciò che ci accade’ c’è davvero di tutto”, analizza il film “Finalement” di cui si parla come un viaggio estremamente variegato e avventuroso del protagonista, Lino, che si ritrova a vagare in mezzo alla strada a causa di una crisi profonda che potrebbe essere legata ad una forma di demenza lobo frontale, comunemente nota come “follia dei sentimenti”.
Durante questo girovagare, Lino si trova a incontrare una varietà di persone che gli aprono gli occhi sulla realtà e lo fanno comprendere la libertà e la solitudine in modo nuovo. Si tratta di un allevatore, un cacciatore, un antiquario, un’agricoltura, una scrittrice e un musicista, tutti con storie e esperienze uniche che si intrecciano in modo interessante con il viaggio di Lino.
Il film, descritto come un’esperienza di libertà e solitudine, non si limita a mostrarci i luoghi e le persone che Lino incontra, ma ci introduce anche nei suoi pensieri e sentimenti. Ciò che risulta più interessante è la rappresentazione della libertà e della solitudine come due concetti inseparabili, come afferma il regista: “Finalement” è anche un film sulla solitudine che, in un certo senso, accompagna inevitabilmente la libertà”.
La solitudine è un tema centrale del film, come pure la libertà, e ciò è visibile nella rappresentazione del viaggio di Lino. La sua ricerca di sé stesso lo porta a incontrare diverse persone e a scoprire nuove esperienze, ma anche a scoprire la solitudine e la libertà che sono intrinsecamente collegate. Questo significa che, più Lino si libera dalle convenzioni e dalle aspettative, più si sente solo, e questo non è necessariamente un male.
La libertà e la solitudine sono due concetti che possono sembrare antitetici, ma nel film “Finalement” sono presentati come due facce della stessa medaglia. La libertà di scegliere e di agire non è più la stessa cosa che la libertà di essere se stessi, e ciò è precisamente ciò che Lino scopre durante il suo viaggio.
La rappresentazione della demenza lobo frontale come “follia dei sentimenti” è interessante, poiché sottolinea la natura emotiva della crisi che Lino sta attraversando. Ciò suggerisce che la crisi è causata non solo dalle difficoltà esterne, ma anche dalle lottizzazioni interne che Lino sta attraversando. Questo è visibile nella rappresentazione della sua crisi, che non è semplicemente una questione di decisioni o azioni, ma piuttosto di emozioni e sentimenti.
In conclusione, il film “Finalement” è un viaggio emozionante e introspective che ci porta a riflettere sulla libertà e la solitudine. La rappresentazione di Lino, con la sua crisi profonda e la sua ricerca di sé stesso, è una rappresentazione profonda e toccante della condizione umana. Il film è un must-see per tutti coloro che sono interessati a esplorare i temi della libertà e della solitudine.